“Ponte per Betlemme” da Vicenza, il sionista Emanuel Segre Amar a Pax Christi: “il muro ha salvato la vita a israeliani”

585
Emanuel Segre Amar

Gentile Direttore,

leggo sul Suo giornale, l’articolo “Ponte per Betlemme” scritto da Maurizio Morelli: “è il nome della giornata internazionale che si celebra ogni 1 marzo, per iniziativa della “Pax Christi”, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e pregare affinché venga abbattuto il muro che divide Israele e Palestina“.

E’ evidente che coesistono dei problemi di comunicazione che rimarranno tali se noi non ci incontriamo ed esponiamo le nostre reciproche opinioni.

La mancanza di un confronto mina le regole della più elementare democrazia. Non mi pare che sia mai stato avviato un raffronto su questo tema, né che a Vicenza sia mai stata organizzata una tavola rotonda bipartisan, aperta al pubblico.

Quello che per Pax Christi è un muro (e che tale è per circa il 5% soltanto della sua estensione), per noi è la difesa della vita dei cittadini dello Stato di Israele, di qualunque confessione religiosa essi siano.

E comunque è difficile abbattere un muro se prima non si giunge a un accordo, se prima non si eliminano le cause che hanno costretto i governanti a erigerlo e grazie al quale le morti di cittadini innocenti si sono quasi interamente azzerate.

E allora perché non organizzare un incontro-confronto nella vostra città? Da parte mia non c’è alcun problema a parteciparvi, perché la verità non sta mai da una sola parte. Un tribunale non ascolta mai una sola versione e il giudice ha sempre bisogno di ascoltare una parte e la sua controparte.

Voi, con le vostre idee, io con le mie, magari non raggiungeremo nessun risultato, ma almeno c’è la possibilità di confrontarsi. Non dimentichiamo che qualsiasi dialogo che è solo di parte diventa un monologo.

Resto in attesa fiducioso.

Grazie e un Cordiale Shalom

Emanuel Segre Amar, Presidente del gruppo Sionistico Piemontese