Pop. Bari: Ciambetti, troppe stranezze su questo caso da prima che scoppiasse il bubbone banche venete

156
Roberto Ciambetti
Roberto Ciambetti

“Di stranezze – commenta in una nota l’evoluzione della crisi sul caso della Banca Popolare di Bari Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto – ce ne sono fin troppe: sebbene fosse noto, e da ben prima che scoppiasse il bubbone delle banche venete, che questo istituto di credito non godesse di buona salute essa non fu investita dallo tsunami che travolse la realta’ veneta e per quanto rientrasse tra le popolari che avrebbero dovuto essere quotate in borsa fu esonerata dall’obbligo della legge 33 del 2015.

Ci sono poi altri indizi inquietanti: pensiamo anche a come la vigilanza di Bankitalia avesse gia’ individuato, almeno un anno prima delle banche venete, la situazione di grave squilibrio dei conti e l’esposizione eccessiva su crediti deteriorati, nessuno dette corso ai provvedimenti necessari. Insomma: due pesi e due misure e comportamenti completamente diversi rispetto a quanto accaduto in Veneto.

La mia speranza e’ che veramente vengano tutelati i risparmiatori e i correntisti dell’Istituto ora commissariato da Bankitalia – ha spiegato Ciambetti – Gli uni e gli altri, le famiglie i piccoli imprenditori, non hanno colpa della cattiva gestione degli amministratori e di chi e’ stato di manica larga verso soggetti o imprese alla fine insolventi: cio’ che e’ inquietante e’ che sin dall’inizio della crisi del credito popolare, questa banca abbia goduto di singolari protezioni e agevolazioni negate ad altri.

Di certo – continua Ciambetti – La vicenda delle Popolari nel suo complesso e’ una cartina al tornasole della rete di potere delle elite e della loro capacita’ di sfuggire all’esame della Giustizia. C’e’ infine un particolare che colpisce, e sul quale si potrebbe riflettere a proposito di entrature e amici degli amici: nel Consiglio di amministrazione della Popolare di Bari sin dal 2011 ritroviamo il professor Gianfranco Viesti, che negli ultimi anni si e’ distinto pubblicando invettive e filippiche contro il processo autonomista di Veneto e Lombardia.

E’ l’autore di testi emblematici quali “Vero la secessione dei Ricchi”? o “Il sud vive sulle spalle dell’Italia che produce? Falso” Nel 1997-98 ha fatto parte del Consiglio degli esperti economici del presidente del Consiglio Romano Prodi, dal maggio 2002 al giugno 2007 e’ stato consigliere reggente della sede della Banca d’Italia di Bari.

Dal maggio 2007 all’aprile 2010 ha fatto parte del Consiglio di amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e come gia’ detto dal 2011 in poi e’ stato membro del Cda della Popolare di BARI. Curriculum niente male: chissa’ perche’ in tutti questi anni non s’e’ accorto dello sfacelo che stava travolgendo la piu’ importante banca del Mezzogiorno?”.