Porta Nova Incontra’. Un apostrofo che fa la differenza.

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Porta Nova Incontra' presentazione eventi
La Chiesa di Santa Maria Nova, dove è stata presentata la rassegna (foto Zanini)

Dopo le visite straordinarie dello scorso gennaio organizzate dal FAI, il portale della ex Chiesa di Santa Maria Nova -attribuita al Palladio e, in seguito alla sconsacrazione da parte di Napoleone, adibita a più usi civici e militari, tutti indegni della sua bellezza, per quanto depredata- è tornato ad aprirsi questa mattina per accogliere, nel più consono e rappresentativo dei luoghi, le iniziative di Porta Nova Incontra’. Un riuscito gioco di parole quell’apostrofo, che tradisce subito l’obiettivo e la filosofia alla base della manifestazione, di quartiere, nel quartiere ma per la città, in calendario da domenica 22 settembre fino al 1° dicembre prossimo: fare incontrare, la gente di questo e di altri quartieri, le diverse generazioni, il passato e il futuro, i vicentini e le loro istituzioni. Una nuova proposta culturale, un nuovo segno (ed esempio per altre realtà) di collaborazione tra cittadini e amministrazione, con un programma fitto, intenso, multi-sfaccettato ma soprattutto appassionato, alla cui concretizzazione si è arrivati fondendo tante teste e tanti cuori. Uno strumento, efficacissimo, di rigenerazione urbana che punta a rivivificare appunto il quartiere di Porta Nova, piccolo borgo-gioiello scaligero nella città, chiuso tra le antiche mura e il centro storico e desideroso invece di aprirsi, di svelarsi in una veste nuova e vibrante.

interno santa maria nova
Il bellissimo interno della Chiesa (f. Zanini)

Porta Nova Incontra’ nasce da un’idea dello Studio Gabbiani a inizio di quest’anno, attorno alla quale si è subito creato un gruppo spontaneo di lavoro. “Un’idea che in realtà mi si è affacciata -ha specificato l’architetto Marcella Gabbiani– in tempo di Covid, quando girando per le strade vuote di quello che allora era come tutti un quartiere-fantasma, ho avuto modo di osservarlo, di esplorarlo, di farlo ancora più mio”. Dalla rinnovata consapevolezza di quanta meraviglia e tipicità si nascondesse dietro corso Fogazzaro, a ridosso delle mura, è nato l’impulso a scuotere la zona e i suoi abitanti da un torpore non imputabile solo alla pandemia.

A coordinare il team verso questo primo, decisivo passo verso la rinascita è stato il consigliere comunale, presidente della Commissione Cultura, Massimo Bardin, che l’Assessore alla Cultura Ilaria Fantin ha ringraziato per aver sposato le intenzioni dell’amministrazione nel fare rete nel territorio, “mettendo a sistema un pensiero” e rivolgendosi a un target nuovo. E proprio per il coinvolgimento dei giovani ha ricevuto anche il plauso dell’Assessore alle Politiche Giovanili, Leonardo Nicolai. “Le nostre due parole d’ordine -ha ribadito Nicolai, sottolineando ancora una volta l’assoluta volontà di esserci da parte delle nuove generazioni- sono protagonismo e spazi, esigenze primarie per i giovani, e con questa rassegna si soddisfano entrambe”.

presentazione Porta Nova Incontra'
Gli organizzatori presentano Porta Nova Incontra’ (f. Zanini)

Al consigliere Bardin premeva sottolineare che Porta Nova Incontra’ è un’iniziativa di quartiere fino a un certo punto, non solo perché l’idea è di essere coinvolgente e attrattiva per l’intera città, ma perché si auspica che possa essere da traino per altre realtà urbane vicentine. La rassegna, che parte appunto domani e animerà tutti i weekend (ma non solo) da qui al 1° dicembre, prevede un fitto carnet di eventi diversi tra loro: dai concerti a San Rocco e nella chiesa di Santa Maria Nova, alle guide turistiche, passando per sedute di yoga, momenti di benessere, teatro, una mostra fotografica, un convegno sulla storia e la rinascita del quartiere, laboratori e mercatini (compreso quello di Natale). “Sono convinto -ha dichiarato il consigliere Bardin– che la cultura, in tutte le sue declinazioni, artistiche e artigianali, possa essere il principale motore per la rigenerazione degli spazi urbani”. Piene di gratitudine e di entusiasmo le parole del Maestro Francesco Erle, direttore della Schola San Rocco: “E’ un’emozione trovarmi a Santa Maria Nova e sapere di portarci i giovani -ha detto- perché significa futuro, in contrasto all’effimero. Non c’è nulla di più effimero di un coro fatto di volontari, eppure ci siamo da trent’anni e continuiamo a portare avanti la stessa idea: la musica sacra parla di temi attuali, di tutti i giorni, che ci toccano tutti”. Non a caso, il libretto delle Matinée con La Schola si intitola “Il pensiero connesso di Vivaldi, Bach e Tartini”, con composizioni che parlano di fiducia, impegno e speranza, e alla rassegna parteciperanno 3 giovani gruppi provenienti da conservatori veneti.

Tutti pronti e tutti carichi, dunque, gli organizzatori, i protagonisti e i sostenitori di Porta Nova Incontra’. Tra questi ultimi, oltre alla già citata amministrazione comunale e allo Studio Gabbiani, l’ex presidente della Commissione Cultura del Comune di Vicenza Caterina Soprana, le associazioni Come un Incantesimo e Solaris, Società del Quartetto, Orchestra del Teatro Olimpico, CSV (Centro Servizi per il Volontariato), Theama Teatro, Interno Verde, Fondazione Bisazza, L’Ideazione e tanti altri. Dopo l’anteprima di domani con il Laboratorio bicicletta fiorita presso Campagna Amica in corso Fogazzaro, domenica si entra nel vivo con Fancy Women Bike Ride, la biciclettata creata dalle donne all’insegna di creatività, libertà e bellezza, in partenza alle 18 proprio dalla chiesa di Santa Maria Nova per poi unirsi al gruppo di Ruotalibera, che si muoverà sempre alle 18 ma da piazza Matteotti.

Il calendario completo della rassegna (qui il comunicato ufficiale) si può consultare nell’agenda eventi VIVA (questo il link).