In occasione della decima edizione del Festival dei Matti, in programma a Venezia dal 24 al 26 maggio e realizzato in collaborazione con il Comune di Venezia, venerdì 24 maggio, al Rossini alle ore 21, ci sarà la proiezione del documentario Portami su quello che canta – Storia di un libro guerriero di Marino Bronzino e Claudio Zucchellini, che saranno presenti in sala.
Il titolo della decima edizione del Festival dei Matti è Gli anni. Legami di generazioni.
Il decennale, spiega la curatrice del festival Anna Poma, è l’occasione per “una riflessione su ciò che il Festival dei Matti è stato finora ma soprattutto sugli antefatti, i fatti e i legami generazionali che ne scrivono le ragioni, le ambizioni, i desideri e che lo abitano. Una specie di bilancio di questa nostra scommessa culturale, ma anche un fermo immagine sul senso di rarefazione di quelle trame di pensieri e gesti che a partire dagli anni ’60 hanno rovesciato i saperi e le pratiche che si incarnavano nei manicomi, si condensavano nelle innumerevoli sentenze di condanna della follia, della diversità, della devianza e che ancora attanagliano uno sterminato esercito di uomini e donne in ogni parte del mondo”.
Portami su quello che canta – Storia di un libro guerriero (2019) di Marino Bronzino e Claudio Zucchellini è la rievocazione del processo (1968-1974) che, per la prima volta in Italia, ha condannato uno psichiatra, Giorgio Coda, per i maltrattamenti inflitti ai pazienti della Certosa di Collegno.
Il documentario è ispirato all’omonimo libro di Alberto Papuzzi, scritto con la collaborazione di Piera Piatti.
Portami su quello che canta – Storia di un libro guerriero di Marino Bronzino e Claudio Zucchellini sarà al Rossini venerdì 24 maggio alle ore 21; a seguire, incontro in sala con i registi. Ingresso libero.