‘Candidopoli’ a Posina, Striscia insiste: “firme false de L’Altra Italia, ci sono le prove”

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Posina candidopoli L'Altra Italia Striscia 1
Posina candidopoli L'Altra Italia Striscia 1

Striscia la notizia torna ad occuparsi delle elezioni di Posina (Vicenza) e delle firme false del movimento politico l’Altra Italia, caso ribattezzato ‘Candidopoli‘ sollevato a livllo politico dall’onorevole vicentino Zanettin che ha interpellato il sottosegretario all’Interno Variati. La settimana scorsa su Facebook il movimento l’Altra Italia pubblicava questo post elusivo rispetto alla concretezza delle accuse e in odore (per il velato riferimento alla marcia su Roma) di apologia fascista: “Non avevamo cominciato questa marcia per avere gloria e onore e pubblicità. Non lo avevamo fatto per essere costantemente sotto i riflettori. Nessuno di noi aveva intenzione di passare da una telecamera all’altra. Da noi si voleva ridare speranza, fiducia e voce, ai tanti, forse troppi, italiani che non hanno voce. Nessuno dei nostri è un professionista della politica, ci siamo sempre definiti servitori dell’idea. Qualcuno chiede se abbiamo sbagliato! Chi fa, sbaglia; chi non fa non sbaglia! Avremo fatto anche noi degli errori, ma mai per nuocere a qualcuno. No, no, non ci stiamo scusando; non vi è necessità alcuna di fare il mea culpa. Abbiamo un progetto a differenza di altri che camminano al buio. Abbiamo un progetto per l’Italia ben definito. Sappiamo da dove partiamo e dove vogliamo andare. La strada la stiamo percorrendo insieme. Non è facile, soprattutto quando si toccano gli interessi di pochi che vivono i palazzi del potere. Ma noi crediamo in ciò che facciamo. Vince sempre chi più crede, chi più a lungo sa patir!nNoi sappiamo patire. E a volte lo sappiamo fare in silenzio senza scomporci minimamente. Questo 28 ottobre è un po’ buio, ma il sole sorgerà ancora libero e giocondo. Andiamo avanti, sempre, a testa alta, avendo una certezza: è sempre il sangue a fare la storia“.

Il programma satirico di informazione di Mediaset sostiene con certezza che le firme siano state falsificate: “L’inviato Pinuccio – sostiene Mediaset in una nota – si è rivolto alla grafologa Dalila Campanile, consulente anche per il Tribunale di Foggia. Dopo un’attenta analisi, l’esperta ha confermato che le firme utilizzate per la presentazione della lista “L’altra Italia” non corrispondono a quelle delle persone che a Striscia hanno dichiarato di essere state candidate a loro insaputa: «Posso affermare serenamente che le firme non sono autentiche. Sembrerebbe che a operare su tutti questi moduli di accettazione delle candidature sia stata la medesima mano”.

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