Il Corriere del Veneto del 15 gennaio dedica al Consigliere Regionale Giacomo Possamai bel due articoli praticamente a quasi tutta pagina. Il primo a firma della giornalista Martina Zambon, titolato «Possamai e la sfida a Vicenza. “Asse con Verona e Padova per puntare poi alla Regione”. Il capogruppo Dem sceglie il campo largo per battere Rucco».
Il secondo, a firma di Federico Murzio titolato «Possamai, primo candidato sindaco. “La città è stanca e meno sicura”». Nel sottotitolo: «“Tav, dubbi sulla progettualità della stazione centrale”».
Le frasi virgolettate (“…”, ndr) sono, presumibilmente, dichiarazioni di Possamai. Per inciso la fermata Tav in stazione centrale era una decisione sostenuta dal Centro Sinistra. Del primo articolo mi limito a ricavare una sua battuta riferita a Vicenza: “Una città gioiello che però ha bisogno di attenzione feroce per le piccole cose e di visione”.
Più che un democratico rivale in una competizione il termine “feroce“ appartiene a una visione di assalitori barbari. Se dal testo si ricava una impressione questa è che il giovane prodigio del PD possieda un livello astronomico di autostima.
Dall’articolo di Murzio si ricava un ritratto dell’autocandidato Possamai alquanto diverso. Primo: l’autocandidatura fatta per non rischiare di perdere per la seconda volta le primarie, come è avvenuto nel 2018. Poi si rifugia nel mondo delle liste civiche presumibilmente per garantirsi un sostegno nei confronti del suo partito.
Ma, sempre a firma Murzio, il 17 gennaio, sempre sul Corriere del Veneto, ci pensa la senatrice Sbrollini a ricordargli “Non credo ci si possa inventare civico dall’oggi al domani”. Poi gli ricorda, casomai se ne fosse dimenticato che lui è un PD a tutto tondo e contemporaneamente fa sapere che “stiamo vagliando due nomi come possibili candidati sindaci”. Addio al campo largo.
Sulle sue competenza amministrative vicentine al tempo in cui lui era in maggioranze ed io all’opposizione non mi ricordo né mi suoi interventi di alto livello né della presentazione di documenti importanti, ad esempio sul mercato ortofrutticolo, oppure sulla Tav o sulla vicenda della ex Popolare. Non mi riferisco a dichiarazioni di rito ma a soluzioni concrete. Ma se l’ha fatto lo dica e lo dimostri, così come per quanto riguarda quanto avrebbe fatto, con la sua attività di capogruppo PD in Regione, a favore di Vicenza.
In conclusione Possamai è un PD che tende a crearsi una nuova veste perché il PD è politicamente in caduta libera. Chiunque lo voterà avrà votato il PD che negli ultimi 10 anni è stato al governo dell’Italia per ben 9 anni e i risultati purtroppo li abbiamo visti e subiti.
Roberto Cattaneo, capogruppo Forza Italia
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