Possibile stop totale Governo a cessione dei crediti. Non solo quelli verso la PA. Boschetto: Notizia ci lascia increduli.

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I 6,4 miliardi investiti fino al 31/1/23 in Veneto col 110 hanno attivato un valore della produzione totale di oltre 12 miliardi di euro. Da una riparametrizzazione delle ultime stime nazionali, in Veneto, potrebbero esserci 1miliardo e 400 milioni di euro incagliati “in pancia” a migliaia di imprese

Secondo le ultime indiscrezioni di stampa l’Esecutivo, questa sera in Consiglio dei Ministri, sarebbe al lavoro per un Decreto con cui bloccare non solo la cessione agli Enti locali dei crediti incagliati, ma anche lo sconto in fattura e la cessione delle detrazioni a partire dalla data di pubblicazione del decreto stesso.

“La notizia che trapela nelle ultime ore –afferma il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto– ci lascia increduli e ci impone di pensare che non sia vera. Vorrebbe dire creare ulteriori situazioni di crisi finanziaria per le imprese e un problema di carattere “sociale” per quei committenti che hanno basato la fattibilità dei lavori sulla possibile cessione del credito. Se tutto ciò fosse vero, ci troveremmo con il problema irrisolto dei crediti incagliati a cui si aggiungerebbe una ingestibilità dei cantieri in corso ed un netto ritorno al 2019 quando gli interventi sulle case venivano realizzati solo da chi aveva disponibilità economiche per farlo”.

“In questi ultimi giorni –prosegue-, abbiamo compreso come il possibile sblocco dei crediti fiscali incagliati dipenda anche dalla loro classificazione nel bilancio dello Stato. Non tanto dalla necessità di evitare le frodi, dunque. Infatti, in attesa che, ormai a giorni, si pronunci anche l’ISTAT su questa partita, intanto Mef ed Eurostat ci fanno capire come una nuova stagione come quella trascorsa, con aliquote altissime di detrazioni e compravendita libera dei crediti fiscali nascenti, è impensabile. Con ogni probabilità, si tradurrebbe in un aumento di debito pubblico. Di questo non possiamo che prenderne atto. Ma è anche vero –sottolinea– che per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica, non si potrà prescindere da percentuali di detrazione “accattivanti” almeno per gli interventi energetici e antisismici, per i quali concedere le cessioni a terzi. Non dimentichiamoci che la vera chiave di volta per la realizzazione di migliaia di interventi tra il 2021 ed il 2022, è stata proprio la possibilità di cessione del credito fiscale”.

I numeri: I numeri del 110% in Veneto sono straordinari e soprattutto tangibili. Basti pensare che solo negli ultimi tre mesi (novembre, dicembre e gennaio), il numero delle asseverazioni ha proseguito la sua crescita: + 6.396 pari ad investimenti per 1 miliardo di euro.

“Purtroppo –prosegue il Presidente– il rovescio della medaglia è la difficoltà sempre più accentuata da parte delle imprese di cedere i crediti acquisiti. Da una riparametrizzazione delle ultime stime nazionali, in Veneto potrebbero esserci 1miliardo e 400 milioni di euro incagliati “in pancia” a migliaia di imprese che rischiano seriamente di chiudere per mancanza di liquidità”.