Sono pazienti e rassegnati. La fila (video sopra) è continua, mattina e pomeriggio nel container dell’ufficio delle Poste al Mercato Nuovo sorto dopo il crollo dell’edificio oltre un anno fa. Una mesta processione con il miraggio di un po’ di refrigerio. Meglio farla il pomeriggio, almeno c’è un filo d’ombra: la mattina, col sole che batte, col riverbero metallico del container, con l’asfalto che bolle, la temperatura è realmente quella di un forno.
I vicentini che vogliono usufruire dei servizi postali sanno ormai bene che non sarà una passeggiata spedire un pacco o fare altre operazioni, complice il Covid ed il distanziamento fisico che impone la coda all’esterno, complice il caldo insopportabile di questi giorni, complice la mancanza di ogni forma di protezione o riparo, una tenda, un gazebo, spedire un pacco è diventato un’impresa.
“Molti sono gli anziani in attesa – afferma indignato Raffaele Colombara, Consigliere comunale Lista “Quartieri al centro – per loro, oltre che un riparo, manca anche una sedia dove riposarsi. Vai a spiegare loro che Poste italiane dà loro la possibilità di prenotare il turno via WhatsApp…”.
Guadagnato faticosamente l’interno del container, il personale è molto gentile, anche se è chiaro che dopo i primi mesi in emergenza, col tempo lo spazio si è dimostrato sempre più angusto e limitato.
“Una situazione difficile – continua Colombara – tutto è iniziato quasi un anno e mezzo fa, la notte del 24 marzo 2019: il crollo del controsoffitto, l’inagibilità, i container per ripristinare velocemente il servizio. Poi, non si è mosso più nulla, anche fisicamente: le macerie sono ancora là.Il tempo è passato, nulla di concreto si è mosso all’orizzonte. Miraggi. C’è una “interlocuzione” tra Comune e Poste, ha affermato ancora nei mesi scorsi l’Assessore al Patrimonio, su affitti, sgomberi e possibili nuove sedi in edifici limitrofi: ebbene, sui risultati concreti di questa “interlocuzione” gli utenti in fila ieri avevano una opinione dagli aggettivi molto coloriti! Un Assessore di questa Giunta, rispondendo in Consiglio comunale, ha solennemente promesso che avrebbe sistemato tutto quello che, a suo dire, era stato lasciato indietro nei 10 anni precedenti: bene, noi ci accontenteremmo molto più prosaicamente che la Giunta Rucco risolvesse anche solo i problemi di questi ultimi due, di anni, magari a partire da questa che si sta dimostrando una patata veramente bollente. E sollecitasse intanto a far posizionare tende o gazebo e qualche sedia: i cittadini, specie i più anziani, ringrazierebbero sentitamente”.
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