160° anniversario di Poste Italiane. Mattarella: ”sono sempre state al servizio del nostro Paese”

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Poste Italiane, Mattarella: ”sono da sempre al servizio del nostro Paese”
Poste Italiane, Mattarella: ”sono da sempre al servizio del nostro Paese”

Il 5 maggio 2022 è una data importante per Poste italiane. che, al palazzo delle Nuvole all’’Eur a Roma, oggi ha celebrato i suoi primi 160 anni di storia. Con 12.800 uffici postali ed oltre 121.000 dipendenti – che producono 586 miliardi di attività finanziarie totali – oltre ad una platea di 35 milioni di clienti, le Poste rappresentano non solo una grande realtà nazionale per dimensioni e struttura, bensì un simbolico edificio del nostro tessuto economico, sociale e produttivo italiano grazie anche ad un brand che oggi è tra i primi 25 al mondo.(primo lancio alle 18.08, aggiornamento alle 20.27, ndr)

La storia è iniziata poco più di un anno dopo l’Unità d’Italia, con le Regie Poste, in cui confluirono le strutture postali degli Stati preunitari. Dalla loro nascita le Poste hanno sempre avuto un profondo legame con lo sviluppo nazionale e quello degli italiani. Questi ultimi in particolare, dalla Regia Posta alle odierne Poste italiane, hanno insieme costruito e condiviso una propria dimensione domestica e familiare.

Iniziando dalle principali figure istituzionali riconosciute, quali il maresciallo dei carabinieri, il prete, il farmacista ed il medico di famiglia, l’italiano ha forgiato la sua esistenza e storia intorno al proprio ufficio postale di riferimento e con l’immancabile doppio suono del postino del campanello di casa.

Il servizio postale ha avuto un ruolo centrale nell’unificazione del nostro Paese sia in termini di sviluppo dell’economia, sia di quello sociale, con la gestione della comunicazione e dell’informazione, intesi come vero e proprio interesse pubblico.

Da Regie Poste a Poste italiane, 160 anni di storia al servizio dell’Italia

Poste e comunicazione sono un binomio portante nell’evoluzione e costruzione delle sorti che hanno da sempre accompagnato la nostra Italia, dal Regno fino all’attuale Repubblica. Il telegrafo, ad esempio, è stato il primo rivoluzionario strumento di comunicazione che ha visto anche l’impiego delle donne, come Matilde Serao, che da telegrafista divenne il primo direttore e fondatore donna di un giornale, il Mattino di Napoli. L’attività di informazione durante la Grande Guerra pose le Poste in prima linea con un impressionante numero di lettere e pacchi postali (4 miliardi) risultati determinanti anche per la Vittoria. La stessa alfabetizzazione fu sollecitata dall’esigenza di scrivere una lettera in un paese che aveva all’inizio del ‘900 il 90% di analfabeti.

Il servizio postale sempre riconoscibile dalle sue emblematiche sigle (Regie Poste, Poste e Telegrafo, Poste e Telecomunicazioni fino all’attuale Poste italiane) ha sostenuto l’Italia e gli italiani nelle loro trasformazioni come Stato e come cittadini.

La presenza sempre capillare, quella della “Posta”, nel territorio nazionale, dal dopoguerra ad oggi ha conciliato tradizione ed innovazione, mantenendo inalterata l’emozione del ricevere o consegnare, un pacco, un settore sempre in crescita, o una lettera, a prescindere dal contenuto e anche se oggi le frettolose e fredde email o social hanno mandato quasi definitivamente in pensione le lettere e le memorabile cartoline, che, spesso, assurgono a pezzi da collezione, spesso più “artistiche” dei pur caldi e personali scatti, milioni e miliardi, dei cellulari.

Oggi Poste italiane è – riprendendo le dichiarazioni del suo Ad Matteo Del Fante – «un’azienda piattaforma quotidianamente combinata con una presenza territoriale che a livello di interazioni giornaliere esprime più di 20 milioni di contatti con gli italiani».

Poste Italiane un pezzo di Stato al servizio e nell’interesse del cittadino

«L’interlocutore di tutti, pubblici e privati. Le Poste sono il più efficace operatore di logistica a nostra disposizione. Un’ossatura che evita al nostro Paese la frammentazione». Questo è quanto dichiarato dal Ministro allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, presente alla celebrazione tenutasi nel maestoso contesto congressuale del palazzo delle Nuvole all’’Eur a Roma.
«Con il progetto Polis previsto dal PNRR – ha aggiunto il ministro –  il Governo ha stanziato  800 milioni di euro per digitalizzare gli uffici postali dei Comuni più piccoli e periferici a conferma dell’essenzialità pubblica del ruolo di Poste Italiane» .

L’atteso intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha completato il giusto tributo dovuto alle Poste nazionali in questo loro 160° compleanno: «Le Poste sono un’espressione del costume e della cultura del nostro Paese. Donne e uomini delle nostre Poste  hanno servito ed accompagnato il nostro Paese nelle diverse stagioni; dal telegrafo al digitale. Le Poste italiane sono sempre stata al servizio del nostro paese.  Grazie a Poste italiane per questa storia».

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Marco Spiandorello
Marco Spiandorello , padre di cinque figli,vive e risiede a Padova. Ha compiuto inizialmente gli studi professionali turistico alberghieri, completati con un percorso economico –giuridico all'Università di Perugia . Dopo giovanili esperienze lavorative nel settore turistico alberghiero in Italia e all’estero, in particolare in Svizzera, e l'assolvimento del servizio militare , ha iniziato l’attività imprenditoriale, giovanissimo, rilevando l’azienda di famiglia, un Centro di Formazione professionale di Padova. Contemporaneamente ha alternato esperienze lavorative , sempre in Italia e all’estero ,con l’insegnamento nella scuola pubblica e l’attività di cooperazione in particolare nel Paesi dell'Est Europa e dell'Africa Centrale . Nel 1994, dopo la partecipazione al concorso nazionale,viene immesso in ruolo dal Ministero della Pubblica Istruzione, in qualità di docente di scuola superiore per le discipline di marketing e laboratorio turistico alberghiero. L’insegnamento e l’esercizio della libera professione, oltre all’attività di impresa gli permettono di lavorare in diversi settori (istruzione e formazione professionale,industria turistica,pubblicaamministrazione,pmi,università’,agroalimentare,sicurezza,lavoro,termalismo,agroambiente,comunicazione pubblica,sociale, immigrazione e cooperazione),in quasi tutte le regioni italiane,e in diversi paesi esteri(Slovacchia,Spagna,Romania,Moldavia,Albania,Bielorussia,Ucraina,e Senegal). Solo negli anni 2000 si approccia a tematiche completamente diverse dall’origine del suo itinerario personale,organizzando azioni, e progettando studi, dedicati a due ambiti cruciali della vita del nostro Paese:l’Immigrazione e la Sicurezza pubblica insieme allo Sviluppo economico del territorio. Le sue esperienze professionali hanno registrato numerose attività, in qualità di organizzatore di eventi,missioni istituzionali e di cooperazione, oltre a diverse attività redazionali e giornalistiche a mezzo stampa e radiotelevisive. E' stato consulente degli Enti strumentali della Regione Veneto e Regione (Lazio Lavoro e Veneto Lavoro) negli anni 2003-2005 relativamente a progetti di formazione lavoro e gestione dei flussi migratori provenienti dalla Moldavia,Romania e Albania. Dal 2008 al 2015 è stato amministratore di diverse società di progettazione e gestione di attività di cooperazione nei settori turistico,culturale,economico e del lavoro in Ucraina,Albania,Moldavia e Romania. Dal 2013 al 2015 ha svolto l'incarico di direttore del CIMECT (Centro Internazionale della Moldavia per lo sviluppo della cultura turistica) presso l'Università di Stato Ion Creanga di Chisinau. Ha maturato numerose esperienze tecnico -politiche “dietro le quinte” collaborando come consulente esperto di consiglieri e amministratori locali e parlamentari nazionali ed europei dal 1990 al 2010 . Dal 2011 al 2015 e’ stato coordinatore della più’ grande struttura formativa nazionale Istituti Formazione Lavoro, accreditata nel settore del benessere , con più di 1000 allievi dislocati in quattro province del Veneto, allargando la sua esperienza nel settore della formazione professionale riconosciuta e finanziata avviata nel 1992. Quest’ultima esperienza gli ha permesso di erogare attività di servizio pubblico per la Pubblica amministrazione (Regione Veneto formazione ) con la conseguente acquisizione di conoscenze e competenze nei sistemi di processo della progettazione,controllo e rendicontazione delle risorse pubbliche nazionali ed europee . Dal 2012 al 2014 è stato professore incaricato dell'Università di Stato “I. Creanga” a chisinau (repubblica di moldavia) nel Master “protecţia juridică a patrimoniului arheologic”. Dal 2016 è rientrato a tempo pieno ad insegnare laboratorio e cultura enogastronomica presso l’Istituto Alberghiero “Pietro d'Abano di Abano Terme. Dal 2017 diverse collaborazioni pubblicistiche in particolare con il giornale on line ViPiù, oltre ad essere consulente esperto per diversi enti di formazione professionale accreditati nelle regioni Emilia Romagna,Veneto,Lombardia,Lazio e Puglia. Sta completando il proprio curriculum studiorum con ulteriore percorso di formazione umanisticapresso l'Università di Padova ( corso di laurea in Progettazione e gestione del Turismo Culturale),dopo aver partecipato con una borsa di studio Erasmus ad un itinerario di studio internazionale presso l'Università Montaigne di Bordeaux, nell'anno accademico 2020-2021.