Poste Italiane, nell’ufficio postale Vicenza 9 si parla anche la lingua dei segni

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lingua dei segni

“Qui trovi Antonella”. Questo avviso accoglie i clienti che entrano nell’ufficio postale di via Beroaldi. Antonella Manfrin lavora nell’ufficio postale in zona Ferrovieri a Vicenza ed è protagonista di una bella storia di accoglienza ed inclusione, perché conosce la lingua dei segni ed è quindi in grado di dialogare con le persone non udenti durante il suo lavoro.

Con questa sua competenza, Antonella Manfrin dal 2017 aiuta le persone sordomute ad effettuare le operazioni postali: “In questi anni il servizio ha dimostrato tutta la sua rilevanza – sottolinea – perché, per le persone non udenti, avere qualcuno che in ufficio sia a loro disposizione e in grado di comprenderli rappresenta un aiuto decisivo. Anche per le operazioni più semplici, come il pagamento di un bollettino o di un bonifico, oppure la ricarica di una sim o di una Postepay”.

“Ho iniziato da autodidatta, racconta Antonella. In gita scolastica, a circa dieci anni, mi portarono in un istituto che all’epoca era una scuola speciale e ospitava ragazzi sordi. Ne rimasi folgorata. Poi sono andata a lavorare alle Poste, nell’ufficio protocollo, dove c’era una collega sorda che usava la Lis. Lavorando insieme, ha avuto la pazienza di insegnarmi”.

“È una lingua bellissima, di una poesia eccezionale, spiega; a volte con i segni trasmetti molto più della parola. Anche le sensazioni, il tuo stato d’animo. E poi non puoi mentire: il sordo legge la parola, anche il labiale, ma soprattutto le espressioni facciali, che non sempre si riescono a tenere sotto controllo”.

I clienti non udenti certamente apprezzano il servizio. “Ringrazio Poste Italiane per questo servizio”, spiega Luca Sinico presidente dell’Ente Nazionale Sordi della provincia di Vicenza. Sono onorato di far conoscere la lingua dei segni attraverso Poste, ed è molto importante che tutto il mondo dei servizi dia spazio ad iniziative come questa”.

Spiega Eraclio Serino, direttore della filiale di Vicenza di Poste Italiane: “Stiamo portando avanti questo progetto con entusiasmo, anche perché Poste Italiane, secondo le sue linee di sviluppo del business, ha sempre agevolato questo tipo di strategie volte alla piena inclusione sociale”.