“Posto ergo cogito?” n. 9, la web (dis)informazione nel e sul video di Solenghi: europeismo e anti europeismo a confronto

215
Posto ergo cogito?
Posto ergo cogito?

La diatriba su Mes ed Eurobond è stata al centro dell’ottava puntata della  nostra rubrica sulla disinformazione via web, Posto ergo cogito?, che oggi si sofferma sulle reazioni al video anti tedesco di Tullio Solenghi focalizzandosi, a proposito dei comment (tutti “consultabili” qui dove è anche visionabile il video con oltre 50.000 visualizzazioni, ndr), sulle diverse visoni dell’europeismo.

Va da sé che l’idea sottesa al sovranismo, cioè il fatto che si lamenti la perdita di sovranità dell’Italia, è strettamente legata ad un diffuso sentimento antieuropeo o, per essere più precisi, all’idea di una Comunità europea, che ha in qualche caso sottratto poteri, soprattutto quello monetario, ai vari Stati. C’è da dire che sarà difficile estirpare dalla mente degli italiani l’immagine nostalgica delle banconote in lire, ma soprattutto la differenza tra il loro potere d’acquisto e quello dell’euro.

In fondo, è quello monetario il motivo principale per cui oggi si slogheggia di uscire dall’Europa e su questo versante tra gli ormai quasi 1800 commenti al video che ci sta così appassionando, e dal quale viene fuori un quadretto divertente e impietoso dei vizi e delle virtù del popolo del web, sono parecchie le formule sincopate del tenore «Fuori dall’Europa subito», «Via dall’Euro», ma anche quelle leggermente più articolate: «Se per puro miracolo usciamo da questa falsa unione Europea e si decide ipoteticamente di riformarne un’altra  (perché non è l’idea ad essere cattiva ma chi la attua) spero che la Germania e altri paesi simili vengano tagliati fuori! “Certi muri” è stato un errore abbatterli. Meglio essere cialtroni italiani che tedeschi!»

Bisogna, comunque, prendere atto che c’è qualcuno che, tra varie castronerie, è anche disposto a salvare il salvabile e salva proprio l’idea di Europa, così almeno facciamo riposare tranquillamente i nostri italianissimi Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi che, confinati a Ventotene da un altrettanto italianissimo Benito Mussolini nel 1941, pensarono bene di scrivere un Manifesto per un’Europa libera e unita, nella speranza che la solidarietà tra popoli con una tradizione culturale comune potesse sconfiggere le pessime idee di violenza e prevaricazione che stavano scuotendo non solo l’Italia, ma, guarda caso, anche la Germania.

Tuttavia, è chiaro anche in questa puntata di Posto ergo cogito? che oggi il problema è economico: è la maledetta dipendenza monetaria che ci ha ridotto con le pezze al culo, per cui non mancano arzigogolati affondi economici sul tema: «L’Europa non ha una banca centrale e la BCE è una truffa perché stampa carta e vuole indietro il valore scritto nella carta più gli interessi: è la truffa più grande della storia dell’umanità. Non siamo più liberi perché gli Stati europei non possono stampare moneta e senza sovranità economica siamo sottomessi alla Germania arrogante e senza umanità. Usciamo dall’euro e dall’Europa e torniamo a essere indipendenti come era prima».

Al di là dei giudizi di valore sulla Germania, che, purtroppo, avrebbe il “demerito” di avere più che il PIL più alto in Europa (bontà sua) il surplus commerciale più elevato in UE e per altro contro la regole a cui quel Paese si appella, una delle lezioni più belle della storia medievale è quella sul signoraggio e la svalutazione e racconta di quando i principi e i signorotti locali si erano arricchiti mediante il sistema di battere moneta ognuno per conto suo.

Ognuno utilizzava un diverso tipo di metallo, ognuno arraffava più o meno da questa stramba attività di produzione, generando enorme confusione negli scambi (immaginate la bellissima Italia delle Signorie), ma soprattutto a danno solo ed esclusivo della povera popolazione. Ecco, a queste persone ricordiamo che il signoraggio è sempre esistito, è, come dire, connaturato alla facoltà di produrre moneta, sicché più che tornare all’euro dovremmo tornare agli scambi in natura: io scrivo tre articoli e il Direttore mi passa tre pezzi di pane!

Ad ogni modo, c’è chi prova a ragionare su scenari futuristici interessanti in relazione alla presunta indipendenza riguadagnata dall’uscita dell’Euro: «Indipendenti da cosa? Da chi? La lira in ambito internazionale valeva poco più della carta straccia. Indipendenti? Ma se dobbiamo importare qualsiasi materia prima in Italia! E con cosa la vuoi pagare? Con le “Nuove Lire Italiane” (NLI immagino si chiameranno) e cosa credi che valga una moneta emessa da uno Stato con un debito pubblico come il nostro e da una Nazione senza risorse?».

Oppure chi fa ragionamenti molto più realistici: «L’Euro vale non perché è garantito dall’Italia ma perché è garantito da un ente che si chiama BCE cui fanno parte nazioni con i conti più o meno a posto, non come il nostro. Se esci dalla UE prova ad andare con le lire a comprare un litro di greggio, gas, oppure, alluminio, rame. Ti ridono in faccia. Almeno una base di cultura economica fatevela prima di dire certe castronerie populiste», ecco che ci risiamo con il populismo come nel gioco dell’oca!

Ma il web è un luogo strano, un concentrato di informazioni e notizie disponibili per tutti – che detto così sembrerebbe anche il massimo della democrazia – ma il punto è che le informazioni non sono le pratiche concrete della libertà. L’accesso all’informazione semplificata per tutti, condensata in poche parole d’ordine e slogan, dà l’impressione che tutto sia realmente alla portata di tutti e che tutti siano liberi di esprimersi e trincerarsi dietro la sacrosanta affermazione: «questa è la mia opinione», che ha l’effetto del “tana libera tutti”.

E così anziché rincorrere i ragionamenti e la vera libertà di parola, il web diventa il luogo privilegiato di una perniciosa libertà di opinione: «La comunità europea non è dei tedeschi, ma di quelli che l’hanno creata e ci lavorano, i sionisti, gli stessi che provocarono le due guerre mondiali, scatenando odio tra Gran Bretagna e Germania. Hitler era figlio di Mayer, cioè famiglia Rothschild e i capi SS erano tutti di provenienza ebraica askenazita. Anche l’istruttore di Hitler, Rosemberga, era askenazita-nazi, ma si sa, la storia CHI la scrive»….appunto, lasciamo scrivere la storia a chi lo fa di mestiere!

Qui e anche qui tutte le puntate di Posto ergo cogito?