Tanti ospiti, persone e famiglie in situazioni difficili – riporta un comunicato di Intesa Sanpaolo – sono stati accolti da volontari di Intesa Sanpaolo alle Gallerie d’Italia-Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, dove hanno trascorso una giornata diversa pranzando e partecipando alla visita guidata alle collezioni permanenti delle Gallerie.
Dopo le tappe di Torino, Genova, Firenze, Napoli, Roma Milano, Bologna, Padova e Lecce, l’iniziativa “NOI INSIEME: Natale 2019” arriva anche a Vicenza, tappa conclusiva del programma. Si tratta del progetto nazionale di condivisione e cultura di Intesa Sanpaolo che, nel mese di dicembre, apre numerose sedi della Banca per offrire a 2.000 persone e famiglie in situazione di fragilità pranzi solidali e momenti di intrattenimento con musica e arte in numerose città italiane.
Elena Jacobs, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con l’Università di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Con Vicenza si chiude uno straordinario giro per l’Italia. Abbiamo aperto le nostre porte in 10 città, ci siamo occupati dell’accoglienza con i nostri colleghi volontari, abbiamo ascoltato molte storie di vita, abbiamo guardato negli occhi quelle fragilità che troppo spesso rubrichiamo con numeri. Numeri implacabili come dice l’ultimo rapporto nazionale della Caritas Italiana. L’Italia è il sesto Paese maggiormente a rischio di povertà d’Europa (27,3%), dopo Bulgaria (32,8%), Romania (32,5%), Grecia (31,8%), Lettonia (28,4%) e Lituania (28,3%). All’interno del nostro Paese forti le differenze tra Nord e Sud. Questi numeri si traducono in storie quotidiane, quelle cui tenta di dar sollievo anche Caritas Diocesana Vicentina in sinergia con le Istituzioni. È il dramma di molte persone senza dimora, che si ritrovano a vivere in strada con conseguenze devastanti che vanno dalla perdita della residenza e della carta d’identità, del medico di base e dell’accesso alle cure sanitarie fino alla perdita di ogni altro diritto civile. Povertà che ha sempre una matrice comune: il lavoro, la sua mancanza o soglie troppo basse di paga, come accade con i cosiddetti “working poor”. E’ in crescita la situazione di criticità delle famiglie il cui capofamiglia è impiegato come operaio o assimilato; tra loro risulta povero in termini assoluti il 12,3% del totale. Stiamo constatando così che una seconda emergenza sta crescendo e riguarda il tema della morosità perpetuata rispetto agli impegni contratti dalle famiglie che porta alla conseguente perdita della casa. Il significato di NOI INSIEME è l’incontro con tutte queste forme di vulnerabilità e povertà per le quali stiamo lavorando e continueremo a farlo. L’impegno sociale di Intesa Sanpaolo, in tutte le sue molteplici espressioni, ha lo scopo di contribuire al miglioramento della vita delle persone”
Il progetto ‘NOI INSIEME: Natale 2019’ è stato realizzato dalla Banca in collaborazione con la Caritas Italiana, le Caritas Diocesane e le associazioni assistenziali collegate. I gestori delle mense aziendali Intesa Sanpaolo hanno aderito all’iniziativa rinunciando al compenso economico per le proprie attività. Hanno partecipato anche gli allievi degli Istituti Alberghieri. L’iniziativa ha visto quindi la collaborazione di tanti soggetti con finalità e caratteristiche diverse lavorare uniti su iniziativa di Intesa Sanpaolo per un obiettivo comune di condivisione che continuerà anche nei prossimi mesi.
Il progetto ha coinvolto dieci città: Torino, Milano, Padova, Vicenza, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Lecce. Le sedi degli appuntamenti sono state alcune delle mense regolarmente utilizzate dai dipendenti Intesa Sanpaolo, come quella del grattacielo di Torino, di via Lorenteggio a Milano, via Carlo Magno a Firenze e quella a Sarmeola di Rubano, Padova. Alle Gallerie d’Italia di Vicenza si aggiungono anche quelle di Napoli, dove i partecipanti hanno seguito una visita guidata alle collezioni permanenti di Intesa Sanpaolo. A Roma, il pranzo è stato organizzato presso la filiale di via del Corso. A Genova, Bologna e Lecce, dove non vi sono locali Intesa Sanpaolo adatti a ospitare l’iniziativa, il pranzo si è svolto presso alcuni istituti religiosi. In molte tappe si sono esibiti gruppi musicali di ragazzi e bambini tra cui alcuni appartenenti al Sistema delle Orchestre e Cori Giovanili e Infantili promosso dai maestri Claudio Abbado e José Antonio Abreu.