Di seguito e in allegato la lettera dal titolo “Uniti per rivendicare il diritto alla stabilizzazione” – #OBIETTIVO ASSUNZIONE che il segretario generale di FLC Cgil Vicenza Carmelo Cassalia, ha inviato al Dirigente del UST del MIUR di Vicenza (già provveditorato agli studi) sulla vicenda dei docenti ripiombati nel precariato per norma retroattiva, nonostante anni di insegnamento e abilitazione alle spalle. Al Dirigente U.A.T. Ufficio VIII dr. Roberto Natale via Borgo Scroffa, 2 36100 – Vicenza e p.c. Ai Dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi della Provincia di Vicenza. Ai Diplomati Magistrali.Ai Laureati in Scienze della Formazione.
Gent.mo Dirigente,
con la presente, la scrivente O.S., nel ringraziarLa per l’accoglienza e la sensibilita_ dimostrata verso i docenti che hanno manifestato durante il Presidio del 23 febbraio 2018, organizzato presso la sede di codesto Ufficio scolastico, Le esprime di seguito le motivazioni che hanno indotto i lavoratori della scuola a rivolgersi a Lei per rendere visibile la protesta: “Uniti per rivendicare il diritto alla stabilizzazione” – #OBIETTIVO ASSUNZIONE.
Dopo tanta attesa, con la decisione depositata in data 20 dicembre 2017, i giudici di Palazzo Spada hanno respinto l’appello proposto da alcuni diplomati magistrali affermando il principio in base al quale i diplomati magistrali ante 2001/2002 non avrebbero diritto ad essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento.
Tale decisione ha colto di sorpresa tutti gli operatori del diritto che fino ad oggi si sono occupati a vario titolo della questione. Infatti, sono migliaia i diplomati che, per effetto delle decisioni assunte e passate in giudicato in precedenza dal Consiglio di Stato, hanno ottenuto non solo l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento, ma anche la tanto attesa immissione in ruolo stipulando contratti a tempo indeterminato o in altri casi coprendo i posti vacanti mediante supplenze annuali.
Questa volta l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, che si era gia_ espressa favorevolmente sia pur in sede cautelare sulla vicenda, ha smentito se stessa ed ha ritenuto di non condividere l’orientamento manifestato in occasione di diverse sentenze di merito che, in maniera uniforme, avevano gia accertato la illegittimita dei decreti ministeriali di aggiornamento delle GAE nella parte in cui non prevedevano la possibilita dei diplomati ante 2001/2002 di richiedere l’inserimento nelle suddette graduatorie.
In merito alle possibili conseguenze della decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, in data 4 gennaio la FLC CGIL, ha presentato le sue richieste per una soluzione immediata:
– salvaguardia dell’anno scolastico in corso: una misura necessaria per tutelare la continuita didattica, la serenita del lavoro dei tanti docenti che in forza delle sentenze cautelari stanno operando con serieta nelle scuole;
– riapertura delle graduatorie d’istituto, al fine dell’inserimento di quei docenti che, collocati in GAE e quindi in prima fascia d’istituto, erano stati esclusi dalla seconda fascia;
– ricognizione completa dei dati: anche con riferimento ai contratti in essere a tempo determinato e indeterminato stipulati dai ricorrenti;
– tutela dei lavoratori che potrebbero trovarsi espulsi dalla scuola per effetto del superamento del limite di 36 mesi stabilito dal comma 131 della Legge 107/15;
– individuazione urgente di una soluzione politica al problema.
Il sottosegretario De Filippo che in quella circostanza ha condotto il confronto ha preso tempo e ha dichiarato che, stante la disomogeneita delle situazioni soggettive dei ricorrenti, e stato chiesto un ausilio all’Avvocatura dello Stato e pertanto non ci sarebbero state conseguenze prima di questo parere.
Quindi ha rassicurato tutti che nell’immediato nessun docente sarebbe andato incontro al rischio di perdere il posto di lavoro ne la propria posizione in GAE e ha rinviato la discussione, anticipando che dopo il parere dell’Avvocatura dello Stato ci sarebbe stata una nuova convocazione.
Nelle more di tale riconvocazione, la FLC CGIL impegnata a monitorare costantemente l’evolversi della situazione ha indetto Presidi in tutta Italia per chiedere un provvedimento legislativo che, nel rispetto di tutti gli interessi in campo, di_a risposte certe ai tanti docenti abilitati (sia diplomati magistrali, che laureati in Scienze della Formazione Primaria) che avrebbero diritto ad accedere a un percorso di stabilizzazione nella Scuola Primaria e dell’Infanzia.
Ovviamente, la FLC CGIL, oltre a richiedere un “intervento a livello legislativo”, vorrebbe porre la parola fine alla strada dei ricorsi per accedere al ruolo.
I ricorsi fino ad oggi hanno originato molti contenziosi e non sono la via giusta per porre fine alla disparita di trattamento a cui sono stati sottoposti i ricorrenti, i quali ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione rivendicano uguaglianza di trattamento a parita di requisiti personali e professionali.
I docenti, inoltre, dichiarano di essere stanchi di “sentirsi sfruttati e delusi” da una situazione che si protrae da anni, durante i quali sono stati costretti ad aderire a continui e costosi ricorsi, che sembrano non avere fine.
Con l’adesione al Presidio hanno voluto manifestare la loro preoccupazione per l’inerzia dell’amministrazione nell’affrontare il problema. La loro preoccupazione si fonda sul sospetto che se l’Amministrazione dovesse continuare a rimandare il problema, procrastinandolo nel tempo, a breve i docenti che hanno prestato servizio a partire dall’1 settembre 2016 in poi, su posti vacanti e disponibili, rischiano di trovarsi espulsi dalla scuola per effetto del superamento del “limite di 36 mesi” stabilito dal comma 131 della Legge 107/15.
In quest’ultimo caso, a loro parere, si potrebbe generare una grave pregiudizio per l’amministrazione, per i docenti e per gli alunni.
In conclusione, la scrivente O.S., in un’ottica di condivisione delle preoccupazioni espresse e al fine di apportare il proprio contributo positivo all’evolversi della situazione, Le chiede di farsi interprete dei sentimenti e delle richieste dei docenti presenti all’incontro del 23 febbraio u.s., i quali hanno parlato anche in nome e per conto di tutti gli altri colleghi presenti e non, e la ringrazia per l’impegno assunto di presentare il problema ai vari livelli istituzionali.
Ringraziandola fin da ora, le porge distinti saluti.
F.to Carmelo Cassalia, Segretario Generale FLC CIGL VICENZA