Premio Campiello, selezionata la cinquina finalista. A Fiammetta Palpati il premio Opera Prima

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Premio campiello, la cinquina dei finalisti e il premio opera prima
La cinquina dei finalisti al Premio Campiello e il vincitore del Premio Opera Prima

È stata selezionata oggi a Padova la cinquina finalista della 62^ edizione del Premio Campiello, concorso di letteratura italiana contemporanea promosso dalla Fondazione Il Campiello ‐ Confindustria Veneto. Nel corso di una votazione nell’Aula Magna G. Galilei di Palazzo Bo, Università degli Studi di Padova, la Giuria dei Letterati ha votato tra gli 85 libri ammessi al concorso dal Comitato Tecnico. Ecco i cinque selezionati Antonio Franchini con “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio), Emanuele Trevi con “La Casa del Mago” (Ponte alle Grazie), Michele Mari con “Locus Desperatus” (Giulio Einaudi editore), Federica Manzon con “Alma” (Giangiacomo Feltrinelli) e Vanni Santoni con “Dilaga ovunque” (Laterza).

Durante la selezione la Giuria ha inoltre annunciato il vincitore del Premio Campiello Opera Prima, riconoscimento attribuito dal 2004 ad un autore al suo esordio letterario. Il premio è stato assegnato a Fiammetta Palpati con “La casa delle orfane bianche” (Laurana Editore).

La Giuria dei Letterati è presieduta da Walter Veltroni ed è composta da autorevoli personalità del mondo letterario ed accademico quali: Pierluigi Battista, giornalista e scrittore, Alessandro Beretta, Critico letterario, giornalista, programmer cinematografico e promotore culturale, Federico Bertoni, docente di Critica letteraria e letterature comparate all’Università di Bologna, Daniela Brogi, docente di Letteratura Italiana contemporanea all’Università per Stranieri di Siena, Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura, Edoardo Camurri, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico, Chiara Fenoglio, docente di Letteratura Italiana all’Università di Torino, Daria Galateria, scrittrice, accademica e traduttrice, Lorenzo Tomasin, Docente di Filologia Romanza all’Università di Losanna, Roberto Vecchioni, cantautore, scrittore, docente universitario ed Emanuele Zinato, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Padova.

La Giuria del Premio Campiello

Il presidente della giuria Walter Veltroni ha ricordato che l’Aula Magna del bo di Padova aveva ospitato anche il conferimento della laurea alla memoria di Giulia Cecchettin: «Mai come quella volta – ha commentato – abbiamo potuto apprezzare il valore delle parole. Se in quell’occasione fossero state usate parole di odio, come sarebbe potuto essere comprensibile, se non avessero solcato la via della comprensione e della valorizzazione della vita, probabilmente quella vicenda avrebbe potuto cambiare il linguaggio del tempo. Le parole sono importanti e anche noi qui oggi, con il Premio Campiello, ne celebriamo la bellezza. Abbiamo cercato di usare le parole come antidoto alla cupezza di questi tempi; i fatti quotidiani spesso ci hanno aperto un ombrello grigio che solo le parole possono squarciare. La bellezza è l’antidoto. Cultura, parole e libertà, in fondo, sono la stessa cosa.»

Enrico Carraro, Presidente della Fondazione Il Campiello ‐ Confindustria Veneto, nel fare i complimenti ai finalisti ha sottolineato la capacità del premio Campiello di rinnovarsi sempre, abbracciando innovazione e sostenibilità: «Il Premio, più che un semplice concorso, è un vero e proprio “progetto continuativo” che si sviluppa durante tutto l’anno attraverso iniziative e appuntamenti, grazie anche ai nostri partner e alle numerose collaborazioni. Ora entra nel vivo la competizione: la giuria popolare avrà l’ultima parola con un verdetto insindacabile, a dimostrazione dei valori di terzietà, indipendenza e trasparenza che da sempre ispirano il Premio Campiello.»

Leopoldo Destro, Presidente Confindustria Veneto Est, ha ricordato il ruolo importante del premio – progetto che parte dal territorio veneto – nella cultura letteraria italiana: «Come Confindustria Veneto Est siamo orgogliosi di contribuirvi fin dalla sua fondazione. La cultura è un lievito che può rigenerare il dialogo, i valori umani e con essi la pace e la crescita delle persone e delle comunità. Siamo convinti che continuare ad investire nella cultura e nell’impresa è la chiave per il nostro futuro, fattore decisivo di democrazia, e di crescita per le future generazioni».

Il vincitore della 62^ edizione del Premio Campiello sarà proclamato sabato 21 settembre al teatro la Fenice di Venezia, selezionato dalla votazione della Giuria dei Trecento Lettori anonimi. I Giurati vengono selezionati su tutto il territorio nazionale in base alle categorie sociali e professionali, cambiano ogni anno e i loro nomi rimangono segreti fino alla serata finale.