Premio Covid al personale sanitario: Nursing Up: “No, è una indennità professionale”

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Premio Covid? No, i circa 72 euro in più in busta paga per il personale sanitario sono altra cosa. Lo dice Nursing Up, sindacato degli infermieri.

“Nelle ultime ore, un ulteriore ostacolo alla firma definitiva del Contratto della Sanità è stato superato, con il via libera del Ministero dell’Economia e abbiamo notato che, nell’enunciare gli aumenti previsti dal nuovo contratto per gli infermieri e le altre professionisti sanitarie, da più parti si parla, in modo decisamente sbagliato, di Premio Covid”, dice in merito Antonio De Palma, presidente del Nursing Up.

“Quello a cui nella maggior parte dei casi si fa riferimento (qui, ad esempio Il Sole 24 Ore), ovvero l’aumento di circa 72 euro mensili, non può essere considerato in alcun modo Premio Covid, ma è una piccola ma straordinaria indennità di specificità professionale per la quale il Nursing Up ha chiamato in piazza gli infermieri con manifestazioni e lotte su tutto il territorio nazionale”.

Il sindacato basa la sua affermazione sulla lettura della legge di bilancio 2021 che contempla uno stanziamento da 335 milioni di euro per “un’indennità di specificità infermieristica”, appunto. (Qui tutti gli interventi del Nursing Up)

“Del resto è innegabile che l’indennità di specificità rappresenta un traguardo che, anche se non ha cambiato oggi la vita dei colleghi in una contingenza economica così delicata per il Paese, rappresenta un obiettivo storico, che abbiamo colto proprio grazie alle lotte di migliaia di infermieri scesi sul campo nelle principali città italiane”, ancora De Palma.

Infine, una amara conclusione. “Se davvero i decessi degli infermieri e i contagi dei nostri professionisti durante la pandemia valessero un premio – chiosa il presidente Nursing Up – davvero i sacrifici profusi andrebbero quantificati in 72 euro al mese”?