Questa mattina Palazzo Balbi a Venezia ha ospitato la presentazione della stagione 2024/2025 della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. A fare gli onori di casa, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari. Tra i presenti il direttore artistico della Fondazione Teatro Stabile del Veneto Filippo Dini, che ha presentato il ricco cartellone degli spettacoli, oltre a diversi artisti protagonisti degli eventi in calendario.
Zaia ha sottolineato i numeri importantissimi realizzati dal Teatro Stabile del Veneto, numeri che ne fanno un pilastro culturale nella regione: “Con quasi 150 mila spettatori, oltre 6 mila abbonamenti, un bilancio di oltre 10,6 milioni di euro e 350 spettacoli dal vivo in programma per la nuova stagione, la Fondazione Teatro Stabile del Veneto si conferma una realtà di eccellenza del territorio veneto oltre che uno dei migliori teatri italiani secondo il Ministero della Cultura. Grazie ad una visione imprenditoriale e ad un grande lavoro di squadra indispensabile per creare questo importante network tra Teatro Goldoni di Venezia, Teatro Verdi e Teatro Le Maddalene di Padova, Teatro Del Monaco di Treviso, oltre a preziose collaborazioni con Verona e Vicenza, siamo riusciti ad avere un’offerta culturale e artistica capace di creare valore per il territorio. Un investimento che non si limita soltanto alla produzione di spettacoli ma pensa anche e soprattutto ai più giovani con attività a loro dedicate e biglietti agevolati, nella convinzione che se si viene alimentati fin da piccoli con cibo identitario, per tutta la vita ci si nutrirà di quell’alimento”.
L’assessore Corazzari ha ribadito l’importanza per la Regione di investire nel Teatro Stabile, che è un motore di crescita culturale di tutto il sistema veneto, per le compagnie, per gli artisti, per tutti coloro che, con grande professionalità, fanno del Veneto una delle terre più dinamiche dal punto di vista culturale, con risultati di eccellenza a livello nazionale e internazionale: “Una realtà sostenuta dalla Regione – ha aggiunto – che è di fatto un’impresa culturale creativa, che sa creare e valorizzare relazioni con istituzioni culturali, non solo nelle città di Venezia, Padova e Treviso, ma con tutto il territorio regionale. Il Teatro Stabile del Veneto ha una copertura del proprio bilancio grazie ad una bigliettazione superiore al 50% e nella parte di progettazione ha un 40% investimento che deriva anche da finanziamenti di privati. Un “modello” di fare cultura dei Veneti per il Veneto, capace di mettere a “sistema” una terra con tante realtà diverse. La nostra volontà è che questa realtà diventi sempre più un’aggregatrice di cultura non solo a livello di offerta spettacoli dal vivo ma anche come riferimento per le produzioni culturali della nostra Regione, confermando così il ruolo di eccellenza che siamo riusciti ad ottenere”.