Presentata la proposta di delibera sulle “misure di regolamentazione dell’esercizio di attività ai fini della loro compatibilità con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale dell’area di Piazza San Marco e dell’area Realtina”| VIDEO

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

“Questa delibera è la dimostrazione che stiamo mantenendo la promessa fatta nel febbraio scorso, quando organizzammo una conferenza stampa sul tema assieme ai rappresentanti della Regione”. Con queste parole l’assessore al Bilancio Michele Zuin ha introdotto questa mattina a Ca’ Farsetti la presentazione ai giornalisti dei contenuti principali della proposta di delibera riguardante le “misure di regolamentazione dell’esercizio di attività ai fini della loro compatibilità con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale dell’area di Piazza San Marco e dell’area Realtina” approvata dalla Giunta mercoledì scorso. L’intento del documento è di tutelare le storiche attività commerciali di piazza San Marco e della zona di Rialto (i confini vengono indicati con precisione nella delibera) ponendo un argine, come si legge nell’atto, “al commercio al dettaglio del settore alimentare e di attività artigianali/industriali di produzione, preparazione e/o vendita di prodotti alimentari, compresa la panificazione, o il loro ampliamento di superficie di vendita o di categoria merceologica”. All’incontro con gli operatori dell’informazione erano presenti anche la direttice della Direzione Servizi al cittadino e imprese del Comune, Stefania Battaggia, e il presidente dell’Associazione Piazza San Marco, Claudio Vernier.

Le categorie merceologiche

Gli effetti del documento, che ha ottenuto il nulla osta dalla Soprintendenza ai Beni culturali e dovrà essere approvato dal Consiglio comunale per poi passare all’esame della Regione per l’ok definitivo, dureranno 3 anni e non saranno retroattivi. Nel testo si mettono nero su bianco le categorie ammesse nelle due aree prese in considerazione in fatto di nuove aperture (anche per trasferimento): commercio al dettaglio e/o produzione del settore di moda di alta gamma, librerie, gallerie d’arte e antiquari, arredamento e design, commercio e/o produzione di oggetti preziosi, commercio di orologi di alta gamma, commercio e restauro di oggetti d’arte, cose antiche o articoli d’antiquariato, articoli di numismatica e filatelia, artigianato artistico, tipico, tradizionale e storico.

Bandi di gara del Demanio

“Questa decisione è dovuta anche al fatto che il Demanio ha avviato bandi di gara per nuove concessioni a negozi – ha spiegato l’assessore Zuin – c’era il rischio che le attività storiche marciane o realtine venissero danneggiate o sostituite. Nella maggior parte dei casi sono interessati dai bandi gli spazi posteriori delle botteghe, ma per un’attività sono fondamentali quanto quelli fronte piazza. Chiediamo di essere ascoltati, perché in questo modo il Demanio mette in discussione l’unicità di piazza San Marco e dell’area Realtina. Sono invece realtà che non possono essere amministrate da lontano senza conoscerle fino in fondo. Noi come Amministrazione intratteniamo invece un dialogo continuo con le associazioni”.

Il perimetro delle due aree di tutela

La delibera, che segue la procedura individuata dal decreto legislativo 222 del 2016, identifica con precisione non solo le categorie merceologiche che potranno essere esposte in vetrina a Rialto e a San Marco, ma anche i confini entro cui per i prossimi 3 anni la norma sarà vigente: riguarderà gli esercizi che si affacciano su Piazza San Marco, Piazzetta San Marco e Piazzetta dei Leoncini, oltre che quelli situati sul Ponte di Rialto e in tutta l’area Realtina (ruga dei Oresi, sotoportego dei Oresi, sotoportego de Rialto, campo San Giacomo di Rialto, Naranzeria, Erbaria).

Ok definitivo della Regione

“Il provvedimento si aggiunge al nostro stop ai take away e alla vendita di paccottiglia, misura recepita dalla Regione, alla nuova regolamentazione delle attività di somministrazione alimenti e bevande, estendendo le ‘microzone’ del territorio, e al blocco del rilascio di permessi di ampliamento o di nuove concessioni di suolo pubblico, misura che pochi giorni fa abbiamo reiterato anche per i prossimi 12 mesi – ha affermato l’assessore Zuin – E’ un elenco di provvedimenti approvati della Giunta e dal Consiglio che dimostrano quanto cara sia a questa Aministrazione la tutela del patrimonio artistico e culturale. Mi appello ai consiglieri regionali – ha concluso – per un’approvazione definitiva celere della delibera, in modo che diventi il più presto possibile effettiva”.

“Documento condiviso”

I contorni tenici dell’atto sono stati spiegati dalla direttrice della Direzione Servizi al cittadino e imprese del Comune, Stefania Battaggia: “Il decreto legislativo 222 del 2016 ci consente di ragionare in un contesto dove prima la liberalizzazione era estremamente spinta – ha spiegato – Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza ai Beni culturali, che, come norma impone, ha approvato il testo della proposta di delibera, sono stati aggiunti anche dei vincoli di tipo ‘architettonico’. Si è ragionato, per esempio, anche sulle modalità di illuminazione di un esercizio, che potenzialmente potrebbero rendere incongrua l’attività con l’area monumentale circostante. Il testo – ha concluso – è il frutto di una serie di confronti anche con le associazioni di categoria, si tratta di un documento sostanzialmente condiviso”.  

L’associazione Piazza San Marco

A dimostrazione del lavoro di concertazione sviluppato in questi mesi, all’incontro con i giornalisti è intervenuto anche il presidente dell’Associazione Piazza San Marco, Claudio Vernier: “Ringraziamo l’Amministrazione comunale per l’attenzione con cui ha accolto il nostro appello sull’estrema urgenza di adottare un regolamento per la tutela delle attività commerciali di Piazza San Marco e di tutto il centro storico – ha dichiarato – e ringraziamo per l’impegno con cui ha portato avanti in questi mesi le pratiche affinché questa delibera venisse approvata. Il nostro obiettivo è che le attività tradizionali vengano tutelate, che a San Marco come a Rialto ci siano attività compatibili e consone con il luogo in cui si trovano. Il provvedimento speriamo sia attuato subito, e sarebbe magnifico si rivelasse anche retroattivo. La giornata di oggi – ha concluso – è sicuramente un ottimo punto di partenza, auspichiamo che questa attenzione si estenda poi a tutta la città”.

Le prescrizioni per le attività già esistenti

Per le attività già esistenti nelle aree coinvolte vengono indicate alcune prescrizioni cui adeguarsi entro 6 mesi dal raggiungimento dell’intesa con la Regione:

  • i negozi di artigianato artistico, tipico, tradizionale e storico devono specificare il luogo di produzione del prodotto espressamente in vetrina, con legenda visibile;
  • è confermato il divieto di esposizione di prodotti di qualsiasi tipo, forma e materiale su stipiti delle vetrine delle porte d’ingresso ai negozi, inclusa la porta stessa, sia all’interno della medesima che all’esterno;
  • è vietato l’uso di espositori esterni al negozio, anche se temporanei, posti in qualsiasi parte esterna del medesimo, appesi su stipiti, o agganciati ad esempio sulla porta d’ingresso, come già previsto dai vigenti regolamenti;
  • nel contesto dell’Area Marciana, indipendentemente dalla tipologia merceologica prevista, dovrà essere garantito il mantenimento di arredi o allestimenti già in essere o di analoga connotazione e lo spazio vetrina dovrà essere allestito in modo non pregiudizievole del carattere storico del bene e comunque rispondente a canoni ordinari di decoro;
  • è vietato l’impiego di luce di tonalità fredda e di intensità, calcolata in lumen, superiore al doppio di quella media del contesto e, in ogni caso, con proiezione luminosa verso l’esterno;
  • è vietata l’installazione e l’uso di corpi luminanti all’esterno dello spazio vetrina, su parti architettoniche del fronte di pertinenza dell’esercizio o su tende da sole per esterni;
  • è vietata l’istallazione di serramenti vetrina di disegno e struttura complesse e non commisurate alle aperture esistenti del piano terra del fronte edilizio, in materiale diverso da legno o metallo ovvero con finitura riflettente e/o tonalità chiara e vetratura non trasparente o trattata e/o incisa;
  • è soggetta ad autorizzazione paesaggistica semplificata per la modifica morfologica dei cosiddetti “abbassamenti” esistenti;
  • con riferimento agli esercizi lungo l’asse urbano di Ruga degli Oresi, è stabilita la cogenza delle indicazioni contenute nelle Linee Guida specifiche per le attività commerciali inserite tra le arcate di Palazzo X Savi e delle Fabbriche Vecchie, approvate con deliberazione del commissario straordinario;
  • è in ogni caso fatto salvo l’obbligo di acquisizione delle autorizzazioni previste ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 sia per la parte II (vincolo monumentale) che per la parte III (vincolo paesaggistico).