Presentati i “Play the Games”: Venezia per due giorni diventa capitale degli Special Olympics. Cerimonia d’apertura sabato in piazza Ferretto

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

Un weekend all’insegna dello sport, dell’amicizia e dell’inclusione. Venezia si scopre città “olimpica”, ospitando tra sabato 15 e domenica 16 giugno a Mestre i “Play the Games”: centinaia di atleti con disabilità intellettive provenienti da tutta Italia si cimenteranno nel nuoto e nella ginnastica artistica. Il programma sarà impreziosito anche da una dimostrazione di “pallanuoto unificata”.

Cerimonia d’apertura in piazza Ferretto

La manifestazione, che si aprirà con una grande cerimonia d’apertura in piazza Ferretto a Mestre che culminerà con l’accensione del tripode, è stata presentata questa mattina con una conferenza stampa in Municipio a Mestre alla presenza, tra gli altri, della presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano e degli assessori alla Coesione sociale, Simone Venturini, e alla Toponomastica, Paola Mar. A spiegare nel dettaglio il programma sono stati la direttrice regionale di Special Olympics Veneto, Elisabetta Pusiol, e i rappresentanti delle società sportive che hanno unito le forze per organizzare la due giorni di gare: Polisportiva Terraglio, Nuoto Venezia, Mestrina Nuoto e Ginnastica Spes, cui si aggiunge l’apporto del Panathlon Venezia, del Cra Actv, dei volontari e della Polizia di Stato. Saranno infatti alcuni agenti della Questura di Venezia che sabato sera, partendo da San Giuliano, si passeranno di corsa la fiaccola per poi raggiungere piazza Ferretto.

“La Città è orgogliosa di ospitarvi”

“La Città è orgogliosa di ospitare una così importante iniziativa – ha dichiarato l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini – Del resto l’amicizia tra Venezia e Special Olympics dura da molti anni, lavorando fianco a fianco con la galassia di associazioni sportive veneziane che, giorno dopo giorno, si impegnano per tramutare il sogno dell’inclusione sociale in una realtà di azioni concrete che nell’insieme fanno la differenza. E’ un piacere poter contare sul nostro territorio su realtà come le vostre che, al di là della cornice Special Olympics, sono pronte a mettere da parte la concorrenza per un bene superiore, ossia lo sport senza barriere. Venezia dimostra ancora una volta di essere una città inclusiva, dove si possono superare i propri limiti e si può essere campioni a prescindere dalle capacità che si hanno”.

Sport come percorso di crescita personale

Parole accolte con soddisfazione da Elisabetta Pusiol che ha sottolineato come “si rimanga sempre stupiti dell’impegno e della passione delle società sportive, capaci di fare rete realizzando così un sogno di inclusione che diventa sempre più grande. Attraverso lo sport gli atleti intraprendono un percorso di crescita personale fondamentale. Vi ringrazio quindi per la disponibilità e per averci accolto a braccia aperte”.

Il programma

Le gare di nuoto (a livello interregionale) si svolgeranno nell’impianto sportivo di via Circonvallazione a Mestre, mentre quelle di ginnastica artistica sono in programma nella palestra di vicolo della Pineta a Mestre. Sabato le gare preliminari scatteranno in entrambi i casi alle 14.30, domenica invece le finali e le premiazioni con protagonisti i nuotatori saranno dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30, mentre i ginnasti gareggeranno dalle 9.30 alle 12.00, con premiazioni alle 12.30. Domenica, dalle 14.00 alle 17.30, nell’impianto di via Circonvallazione, è prevista anche una dimostrazione di pallanuoto unificata. Disciplina che ha avviato allo sport Christian Clemente, uno dei due testimonial dei “Play the Games” assieme alla ginnasta Veronica Paccagnella, tornata da poco dai Mondiali di Abu Dhabi dove ha fatto incetta di medaglie.

“Parco intitolato alla fondatrice di Special Olympics”

“I progetti belli sono contagiosi e questa ne è la dimostrazione – ha commentato l’assessore Paola Mar – Di recente abbiamo intitolato il parco di viale Don Luigi Sturzo a Eunice Kennedy, fondatrice di Special Olympics, e la notizia è arrivata anche oltreoceano, negli Stati Uniti. Ho incontrato le figlie di Bob Kennedy, che hanno ringraziato la Città per la sensibilità che ha dimostrato. Una città in cui non solo le società fanno rete, ma anche gli assessori e la Giunta, specie in occasioni importanti come queste”. Un concetto ribadito anche dalla presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano: “Voglio ringraziare tutti coloro che rendono possibile questa manifestazione – ha affermato – Ma soprattutto ringrazio Christian e Veronica, il vostro entusiasmo e la vostra forza sono contagiosi. Vi auguro di cuore tantissimi successi”.

La cerimonia d’apertura con il coro Vocal Skyline

Gran parte dei 269 atleti (200 nel nuoto, 69 nella ginnastica) impegnati nelle varie discipline saranno presenti sabato sera alla cerimonia d’apertura: di sicuro si rivelerà emozionante l’accensione del tripode di Special Olympics accompagnata dall’esibizione del coro Vocal Skyline, che dell’inclusione sociale ha fatto una sua bandiera: “Il fine unisce le persone – ha commentato il direttore Marco Toso Borella – il nostro fine, che è anche il vostro, è di creare una comunità in cui ognuno spinge l’altro a costruire un’identità collettiva contraddistinta da persone che trovano piacere nello stare insieme, magari cantando o facendo sport”. La formazione corale veneziana è conosciuta nel territorio per l’originalità delle sue esibizioni in cui il coro usa non solo la voce, ma anche il gesto scenico e il movimento per coinvolgere il pubblico in un repertorio variegato che spazia dal gospel al pop e al rock, fino alle colonne sonore dei film.

Un punto di partenza

Alla conferenza stampa, cui ha partecipato anche la dottoressa Cristina Cuccio in rappresentanza del Questore di Venezia Maurizio Masciopinto, i responsabili delle varie società sportive impegnate hanno espresso all’unisono la propria soddisfazione per avere collaborato insieme per la buona riuscita della manifestazione esprimendo l’auspicio che i “Play the Games” si rivelino un punto di partenza per sviluppare ulteriormente l’inclusione sociale nello sport, anche attraverso le future manifestazioni di Special Olympics.