Ingegno ed ampie prospettive sono sicuramente le parole d’ordine dell’azienda Brazzale spa di Zané, famosa a livello internazionale e con sedi in 5 paesi del mondo: Italia, Repubblica Ceca, Cina, Brasile e Stati Uniti. Se non esistono confini territoriali per quest’azienda sicuramente non ne esistono nella mente di Roberto, uno dei tre fratelli Brazzale. «Quando ci alziamo in volo, non vediamo i confini. Dove sono? Non esistono», dice il signor Roberto, «allora perché crearceli nella nostra mente?».
E con questa ampiezza di visione ha deciso di innovare nel solco della tradizione. Nel 2003 nasce Gran Moravia, il marchio di formaggio stagionato del gruppo, prodotto frutto di varie realtà internazionali sotto la guida esperta dell’azienda italiana in attività da ormai 8 generazioni.
«Gli italiani sanno fare i loro formaggi straordinari ovunque ricorrano le condizioni adatte», questo è uno degli slogan di Gran Moravia. Questa filiera nasce negli ampi pascoli della Repubblica Ceca, in Moravia, appunto, «dove le materie prime ci sono in abbondanza e non è stata ancora messa in atto una cementificazione eccessiva come nel nostro paese, già limitato negli spazi dalle sue caratteristiche geografiche», afferma Roberto Brazzale.
Da sempre molto attenta all’impatto ambientale, Gran Moravia ha raggiunto l’obiettivo di essere una filiera completamente ecosostenibile e a bassa impronta idrica. Com’è possibile? Attraverso un serio programma di riforestazione nei pascoli brasiliani, dove per ogni capo di bestiame utilizzato sono piantati circa 300 alberi in filari. In questo modo il carbonio totale prodotto altrove dagli allevamenti e dalle lavorazioni viene completamente compensato. L’insediamento delle filiere produttive in climi più temperati e l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia, inoltre, ha permesso al marchio Gran Moravia di abbattere drasticamente i consumi idrici.
E, per quanto riguarda l’impiego di tali tecnologie, un esempio ci viene fornito dall’ultimo, nuovissimo magazzino per la stagionatura delle forme del formaggio Gran Moravia, quello presentato oggi alla stampa accolta e “rifocillata” con cortesia e… gusto. È situato a Cogollo del Cengio, in un luogo strategico perché molto vicino alle principali vie di comunicazione (uscita autostrada Valdastico Sud e futuro passaggio della Valdastico Nord).
Il nuovo magazzino, in programma di essere ultimato entro il 2023, si trova in una zona particolarmente vocata per la stagionatura del formaggio. A 300 metri di altitudine, la zona presenta un clima piuttosto stabile, ben ventilato. Il nuovo progetto mette in campo macchinari di ultimissima generazione, come bracci meccanici “antropomorfi” guidati da un sistema basato sull’intelligenza artificiale e sviluppato da un team di ingegneri, che ha avuto come consulente speciale “un certo” Federico Faggin.
Ma l’idea ardita che sta dietro a questa innovazione è quella di ridurre gli spazi superflui presenti nei classici magazzini, spazi destinati al movimento del personale umano. Comprimendo gli spazi vuoti e sostituendo il lavoro manuale con quello delle macchine, i posti disponibili per le forme di formaggio aumentano e i costi dell’impianto di condizionamento diminuiscono, rendendo il tutto più efficiente. In questo modo, la capienza del magazzino, una volta completo, sarà di 250.000 forme, diventando il più grande magazzino completamente automatizzato in Europa, per la stagionatura casearia. E, per di più, tenuto in considerazione l’aspetto climatico ed ambientale del luogo, l’impianto di condizionamento riuscirà a mantenere una temperatura costante all’interno del magazzino, senza consumi extra.
Rimane solo il dubbio su come verrà impiegato il personale umano sostituito dall’intelligenza artificiale, su quali opportunità lavorative potrà avere, e se le avrà. Siamo però sicuri che Roberto Brazzale, insieme ai suoi fratelli, ci ha già pensato.
Non a caso lui vola alto.
MAGAZZINO SANT’AGATA DI COGOLLO DEL CENGIO (VI)
I NUMERI
22.690 mq.
Il lotto complessivo interamente recuperato da un insediamento preesistente, senza consumo di territorio
8,3 mila mq.
La superficie coperta, dei quali 5,3 mila mq. recuperati preesistenti
Oltre 250 mila forme di Gran Moravia
La capacità totale del magazzino di stagionatura
10 mila tonnellate di formaggio
La capacità complessiva di stoccaggio
112 milioni di litri di latte
La materia prima utilizzata per produrre il formaggio stoccato
4
I robot antropomorfi dotati di speciali pinze per forme e per tavole
Circa 1.000
I sensori, le fotocellule e le barriere di sicurezza per il controllo dei processi
8.502
I racks in acciaio, con tavole di legno da 32 posti forma ciascuno, sui quali alloggia il formaggio
140 km
Le canalizzazioni dell’impianto di aerazione e climatizzazione per il controllo di temperatura e umidità, pari alla distanza tra Milano e Verona
1.193.700
Le viti per assemblaggio racks utilizzate
850.200
Le viti per l’assemblaggio degli scaffali di alloggiamento racks utilizzate
1.297 mc.
La quantità di legno di abete rosso lamellare per tavole utilizzata, provenienti solo da foreste certificate sostenibili
7.000 mq.
La superficie dei pannelli fotovoltaici che garantiscono la totale autosufficienza energetica
747 kW
La potenza dell’impianto fotovoltaico
8 km
La distanza dalla sede centrale di Zanè (VI), dove si trovano l’impianto di confezionamento e la centrale logistica
2 km
La distanza dall’ingresso autostradale di Piovene Rocchette sull’Autostrada Valdastico (A31)
200.000 km
I trasporti risparmiati ogni anno grazie alla centralizzazione e ottimale localizzazione
20 milioni di euro
L’investimento complessivo richiesto
Brazzale Spa
Attiva nel mondo del latte già dal 1784, Brazzale Spa è la più antica azienda familiare italiana del settore lattiero caseario, originaria dell’Altopiano di Asiago, in attività ininterrotta da almeno otto generazioni. Oggi il gruppo vanta sette insediamenti produttivi sparsi in tutto il mondo, in Italia, Repubblica Ceca, Brasile e Cina e impiega complessivamente oltre 800 dipendenti, per un fatturato complessivo, nel 2020, pari a circa 211 milioni di euro, di cui oltre un terzo esportato dall’Italia nel mondo. Opera sul mercato con i marchi: Burro delle Alpi, Burro Superiore Fratelli Brazzale, Zogi, Verena, Alpilatte, Brazzale, Silvipastoril e Gran Moravia. Dal 2003, a Litovel, in Moravia (Repubblica Ceca), produce il formaggio Gran Moravia, stagionato in Italia. A Zanè (Vi), dal 1898, il gruppo ha la sede principale ed il burrificio Burro delle Alpi. A seguito della fusione con la famiglia Zaupa, a Monte di Malo (Vi) realizza provoloni, Provolone Valpadana Dop, paste filate e pressate, Asiago Dop. Tutti i prodotti del caseificio di Litovel vengono realizzati con il latte della Filiera Ecosostenibile Brazzale, che nel 2011 ha ottenuto la certificazione di tracciabilità secondo le norme UNI EN ISO 22005:2008. Tra gli standard della Filiera, 4,5 ha. di terreno per capo in lattazione e il 100% di foraggi autoprodotti in azienda. Sempre in Repubblica Ceca, Brazzale ha realizzato la catena di negozi propri con insegna La Formaggeria Gran Moravia, che oggi conta 23 punti vendita, più di 140 commessi, per oltre 1.5 milioni di clienti all’anno, con oltre il 70% del venduto importato dall’Italia. Nel 2012 ha creato a Shanghai una propria unità commerciale e, nel novembre dell’anno successivo, ha aperto un punto vendita sempre a marchio La Formaggeria Gran Moravia. Nel 2014, a Pechino, Brazzale ha sviluppato un caseificio di formaggi freschi per il mercato locale poi sviluppato nell’odierno stabilimento di avanguardia nello Shandong. Al fine di entrare direttamente a contatto con il consumatore italiano per far conoscere ancor meglio i propri prodotti, nel 2018, in Italia, ha avviato un progetto di apertura di temporary store con il brand “A TUTTO BURRO”, che conta già due punti vendita al dettaglio, ad Asiago e Padova. Nel 2019 il gruppo Brazzale diventa Carbon Neutral, con la compensazione delle emissioni di carbonio di tutti i suoi stabilimenti nel mondo, grazie alla piantagione sui propri terreni, in Brasile, di 1,5 milioni di alberi. Presente in oltre 56 paesi, il gruppo Brazzale raccoglie direttamente dalla stalla circa 250.000.000 di Kg di latte, che lavora nei propri caseifici, in Italia e Repubblica Ceca. Da molti anni è impegnata nello sviluppo di innovative filiere agroalimentari, caratterizzate da efficienza produttiva e sostenibilità ambientale come “La Filiera Ecosostenibile Gran Moravia”, in Repubblica Ceca, e il “Pascolo Riforestato Silvipastoril”, in Brasile. Nel 2020 il dr. Piercristiano Brazzale, amministratore e socio, è stato eletto presidente della FIL-IDF, la federazione mondiale del latte.