Nel pubblicare ieri “L’accordo del cdx per il presidente della provincia di Vicenza traballa per dei whatsapp tra Pretto, Guzzo e destinatari errati?” avevamo scritto che “riportiamo quanto sopra per pura cronaca anche perché in nulla di quello che scriviamo c’è un minimo di illiceità (tanto più perché si parla di politica e di trattative) e domani (oggi, per chi legge, ndr) in ore urbane, anche se sarà la vigilia di Capodanno, cercheremo di contattare (lo abbiamo già fatto da dove siamo ora, nel basso Lazio, ma senza fortuna e riattaccando rapidamente viste l’ora e la data) i veri Angelo Guzzo e Erik Pretto per avere, intanto, conferma che inoltratore e mittente dei messaggi sul candidato presidente della provincia di Vicenza siano proprio loro“.
Aggiungevamo, poi, che “In caso positivo e se Guzzo, in fondo, sembra portare acqua al suo mulino, cioè al candidato del Csx Cunegato, destabilizzando le certezze, ammesso che in politica ne esistano, di Ferronato, candidato del Cdx, non potremmo non chiedere a lui ma soprattutto a Pretto il perché di questo non voler sottostare alle indicazioni (imposizioni le definisce) della Lega o di chicchessia: per un nome più forte del Cdx o, ci sembrerebbe strano, per favorire il Csx?“.
Stamattina abbiamo fatto quanto preannunciato girando le domande ad Angelo Guzzo e all’on. Erik Pretto.
Al momento l’ex dirigente del Pd e già presidente di Viacqua non dà segni di… “vita”, mentre l’on. Erik Pretto, già Segretario Provinciale della Lega, ci ha appena inviato una risposta più che esaustiva che volentieri pubblichiamo e che, implicitamente, conferma l’invio dei suoi messaggi a Guzzo e il loro inoltro da parte di quest’ultimo a chi (e perché) ancora non si sa… fino a quando Guzzo non lo dirà
“In vista dell’attesa riforma normativa, alla quale la Lega sta lavorando alacremente a Roma, che consentirà di riconsegnare alle Province il ruolo che tradizionalmente hanno avuto e di dare la possibilità nuovamente ai nostri cittadini di potersi finalmente esprimere anche in queste elezioni – ci scrive il deputato vicentino della Lega –, ritengo che si debbano fare tutte le azioni possibili per salvaguardare il percorso unitario della Casa dei Comuni che ci sta dando l’opportunità tuttora di contribuire al governo della Provincia di Vicenza, con ben cinque Consiglieri provinciali con importanti deleghe. Affinché ciò sia possibile, non è immaginabile che vi siano tentativi di imposizione di nomi dall’alto per il ruolo di Presidente della Provincia, e soprattutto che non vi sia un autentico coinvolgimento in primis dei nostri Sindaci e dei nostri amministratori locali che saranno a breve chiamati al voto, ma anche dei rappresentanti istituzionali che il nostro Movimento esprime. La Lega è da sempre il partito più vicino al territorio, riconosciuto per la sua capacità di dialogo e di confronto, che negli anni ci ha consentito di acquisire una solida autorevolezza che dobbiamo difendere ed accrescere. Tuttavia negli ultimi giorni, nei confronti di molti nostri Sindaci vi sono stati numerosi tentativi interni di imposizione non motivata di candidati, dapprima con Pier Luigi Giacomello e successivamente con Nicola Ferronato, nomi sicuramente validi ma che non hanno saputo evidentemente creare una piena sintesi. Modalità che hanno causato disagio e perplessità fra i nostri amministratori, che non si sono così sentiti protagonisti di questa importante scelta per il nostro territorio. In un momento delicato come questo, sono convinto serva una sincera condivisione nelle scelte, non soltanto all’interno del partito o del centrodestra ma estesa quanto più possibile a tutte le forze politiche e civiche che oggi ben amministrano assieme la Provincia di Vicenza, nell’auspicio di poter individuare un candidato veramente rappresentativo di queste istanze”.
In questo auspicio l’on. Pretto riecheggia quello del presidente uscente, Francesco Rucco, sindaco di Vicenza, di continuare a vedere la provincia non come un castello da conquistare a fini politici o, peggio, partitici, ma come la casa comune dei sindaci e di tutti i vicentini per trovarvi una sintesi, pratica e non ideologica, delle esigenze reali di tutti.