Presidio USB davanti Inps a Vicenza: il 19 maggio è la Prima Giornata Europea dei Pensionati indetta da FSM

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La FSM, Federazione Sindacale Mondiale, ha indetto per il 19 maggio la Prima giornata europea dei pensionati su una piattaforma di 13 punti a tutela dei diritti e delle condizioni di vita dei pensionati. L’USB Pensionati, come scrive nella nota che pubblichiamo, aderisce alle iniziative e alla piattaforma della Giornata e convoca una prima assemblea nazionale dei delegati per definire ed intraprendere un percorso di iniziative e di lotta in stretta relazioni con la piattaforma elaborata dalla FSM.

L’individuazione di una prima giornata europea ha notevole importanza non solo per i contenuti della piattaforma, ma perché individua nelle politiche sociali della UE un duro e strutturale attacco allo stato sociale, alla previdenza pubblica e alla sanità pubblica, oltre che alla compressione delle condizioni di vita dei pensionati e dei lavoratori tutti.
Nel nostro paese abbiamo subito un attacco alla previdenza pubblica che non solo è in atto, ma che continua anche se ha raggiunto il suo punto più elevato nella famosa e fatidica legge Fornero. Come se i guasti prodotti da tale legge non fossero sufficienti, l’UE e il FMI intervengono costantemente per segnalare l’insufficienza delle misure attuali e la necessità di ulteriori interventi di tagli alla quattordicesima, alle pensioni di reversibilità e di invalidità, il ricalcolo con il metodo contributivo e così via. Il nuovo governo che sta per insediarsi promette una drastica riduzione delle tasse che ha come conseguenza immediata la cancellazione o riduzione delle spese deducibili e delle detrazioni fiscali con un taglio dei servizi sociali pubblici per riduzione della spesa sociale. Un attacco senza precedenti con una logica che prevede meno tasse e più servizi a carico dei cittadini, una condizione devastante per milioni di pensionati.
Diventa indispensabile costruire una piattaforma includente i punti individuati dalla FSM e le specificità della nostra situazione nel paese, il tutto all’interno del progetto della Federazione del Sociale come motore e contenitore della ricomposizione sociale e delle lotte comuni.
L’individuazione dell’Ue come collettore delle politiche liberiste di taglio alla spesa sociale, ci impone iniziative comuni come già indicato dall’USB contro l’Ue. La necessità di sottoporre a referendum i trattati europei deriva dalla opportunità di sottoporre al giudizio dei cittadini quanto viene deciso all’interno della Commissione. Parimenti l’introduzione del pareggio di bilancio inserito nella Costituzione, come richiesto dall’UE, impedisce ogni spesa sociale che non abbia copertura finanziaria. Considerando la volontà antisociale è prevedibile la fine di ogni possibilità di investimento sulla spesa sociale.
L’USB, congiuntamente con altre realtà ha promosso una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare che dobbiamo onorare con il nostro impegno diretto.

USB Pensionati