Presidio Usb in piazza Castello: “protesta contro il divieto di fare lo sciopero generale”

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Sciopero USB e Usb Veneto (foto di repertorio)
Sciopero USB e Usb Veneto (foto di repertorio)

Unione Sindacale di Base – recita un comunicato – è in piazza per protestare contro il divieto di fare lo sciopero generale proclamato proprio per il 12 aprile. Proibire uno sciopero generale invocando la scusa che ci sono troppi scioperi accavallati è un fatto grave e non accettabile.

Si sciopera quando lo vogliono i lavoratori non quando a lor signori fa comodo e non disturba.

Gli effetti della crisi economica investono a pieno il mondo del lavoro, in cui il regime di bassi salari, l’aumento degli infortuni anche mortali e dei ritmi di lavoro, la precarietà, sfruttamento, sono divenuti elementi strutturali per le aziende. A questo si affiancano le mancate assunzioni e i tagli nei servizi pubblici.

Nonostante il peggioramento delle condizioni, i lavoratori sono stati progressivamente privati della possibilità di difendersi e di produrre lotte e iniziative per migliorare le proprie condizioni, prima tra tutte il diritto di sciopero che viene sempre più criminalizzato e attaccato.

L’abrogazione dell’art. 18 voluta dalla Fornero e dal jobs act di Renzi è una formidabile arma di ricatto in mano ai padroni, che non sono più costretti a reintegrare i lavoratori licenziati illegittimamente. I decreti sicurezza e legittima difesa voluti da questo governo colpiscono blocchi stradali, picchetti, manifestazioni spontanee, occupazione di fabbriche e uffici ossia le forme di lotta cui i lavoratori ricorrono contro i licenziamenti di massa, la chiusura di fabbriche, gli appalti illeciti, le violazioni sistematiche delle aziende alle norme contrattuali e di legge, che sono diventati reati penali.

Nel settore pubblico a queste norme abbiette si aggiungono anche le leggi antisciopero, come la l.146/90 che rendono inefficaci in alcuni settori gli scioperi.

Con lo sciopero generale, del 12 aprile ’19, la Confederazione USB chiedeva riforme, fondi che dessero risposte vere alle richieste dei lavoratori e dei ceti popolari, fuori e contro il tentativo di strangolamento imposto dall’UE.

Comunque il 12 aprile, si sciopera nei settori dell’industria della logistica e del commercio su una piattaforma rivendicativa che va oltre le briciole che questo governo ha concesso ai lavoratori:

-Per l’abrogazione totale della Fornero e il ritorno al precedente sistema pensionistico;

– Per l’abrogazione del job act e il ripristino dell’art. 18. – Contro le leggi sugli appalti che favoriscono il caporalato e le nuove schiavitù nel lavoro.

– Per il ripristino degli ammortizzatori sociali e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario;

– Per veri incrementi salariali, delle pensioni e la riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati;

– Per il diritto di sciopero e contro il decreto sicurezza e decreto legittima difesa che colpiscono le lotte dei lavoratori;

– Per la nazionalizzazione delle imprese strategiche;

– Per lo sviluppo del paese e contro l’autonomia rafforzata che aumenta le disuguaglianze sociali

– Per rivendicare il diritto alla casa, 1.000.000 di case popolari, alla sanità, scuola e trasporti pubblici;

– Per un reddito di cittadinanza universale e incondizionato;

Per questi motivi l’USB Lavoro Privato proclama lo sciopero nazionale di 2 ore alla fine di ogni turno di lavoro per il giorno 12 aprile 2019.

PRESIDIO ORE 17 PIAZZA CASTELLO VICENZA