In Veneto i prestiti alle Pmi hanno ostacoli e difficoltà sui finanziamenti sotto i 25mila euro secondo un monitoraggio del Codacons che denuncia: il 40% delle filiali ubicate in regione non risponde al telefono, indicazioni su prestite sbagliate e fuorvianti. Di seguito i dettagli dal Codacons
Il Codacons ha realizzato nei giorni scorsi un monitoraggio in Veneto relativo ai prestiti sotto i 25mila euro garantiti dallo Stato in favore delle piccole imprese, e i risultati sono, purtroppo, del tutto sconfortanti.
Sono state eseguite dal 18 al 19 maggio 169 telefonate alle filiali delle principali banche (Mps, Unicredit, Intesa SanPaolo, Bnl, ecc.) in tutta Italia e, per quanto riguarda il Veneto, nel 40% dei casi non c’è stata alcuna risposta, nonostante le chiamate siano state realizzate negli orari di apertura degli istituti di credito.
Quanto al contenuto delle informazioni rese circa la possibilità di ottenere il prestito garantito sotto i 25mila previsto dal Governo, il monitoraggio del Codacons evidenzia pesanti difformità nelle risposte fornite anche fra operatori delle stesse banche, i quali a volte affermano che per ottenere il finanziamento occorre già essere correntisti presso lo stesso istituto – tesi del tutto contraria alle disposizioni di legge – altre volte sostengono che è possibile anche per i non correntisti accedere al prestito.
Molte banche che garantiscono l’accesso al prestito ai non correntisti chiedono però di recarsi personalmente in filiale per sbrigare le relative pratiche. Non solo. Altre affermano di dover procedere con una valutazione del merito creditizio del richiedente prima di aprire la procedura di concessione.
Tutte situazioni queste che non solo violano le disposizioni del Governo, ma rischiano di rappresentare un ostacolo per migliaia di piccole imprese del Veneto e di rallentare la ripresa economica del paese.
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