Per celebrare il sesto centenario della prima apparizione della Vergine Maria a Monte Berico, il Comune di Vicenza costituirà una struttura organizzativa che promuoverà una serie di attività con l’obiettivo di far conoscere la storia del Santuario cittadino dedicato alla Madonna e il suo rapporto profondo non solo con la città, ma anche con il territorio vicentino.
Sarà anche l’occasione per valorizzare il turismo religioso-culturale che risulta in costante espansione – senza considerare ovviamente il periodo di crisi che stiamo vivendo a causa della pandemia – che si esprime sia in forma di esperienza spirituale sia come desiderio di godere della bellezza artistica e culturale dei luoghi ci culto.
In anni cui Vicenza stava vivendo una terribile pestilenza, il 7 marzo 1426 a Monte Berico la Madonna apparse per la prima volta a Vincenza Pasini chiedendole di farsi interprete delle sue volontà nei confronti delle amministrazioni religiosa e civile. L’1 agosto 1428 Maria apparve di nuovo a Vincenza e finalmente le autorità ascoltarono le parole della donna: il 15 agosto posero la prima pietra del Santuario e la peste diminuì fino a scomparire del tutto.
Da quel momento in poi si sviluppò un rapporto simbiotico tra i fedeli vicentini e il Santuario che divenne meta di pellegrinaggi.
“Inizia nel 2021 il percorso che ci condurrà a celebrare la ricorrenza del 7 marzo 1426, quando la Vergine Maria apparve per la prima volta Vincenza Pasini – dichiara Valter Casarotto, consigliere delegato alle funzioni di studio e sviluppo di progetti e attività correlate alle celebrazioni, per il VI centenario della prima apparizione della Madonna a Monte Berico –. Quest’anno istituiremo un Comitato istituzionale con funzioni di rappresentanza e di indirizzo, un Comitato scientifico con funzioni di studio degli aspetti culturali, storici, sociali, economici e religiosi e un Comitato esecutivo che si occuperà dell’attuazione degli indirizzi del comitato istituzionale. Una volta istituita la struttura organizzativa, cercheremo di attingere ai fondi a disposizione dal 2022 per il turismo religioso, che ci potrebbero consentire di intervenire per restaurare i portici che raggiungono il santuario e le “Scalette di Monte Berico”, oltre che per valorizzare il Museo annesso alla Basilica e strutturare un percorso spirituale che parta dalla casa di Vincenza Pasini a Sovizzo. L’intenzione, quindi, è quella di dar vita ad un percorso strutturato che culminerà con le celebrazioni religiose previste in occasione del 7 marzo 2026 con l’obiettivo di far da volano alla ripresa economica e sociale non solo di Vicenza ma anche del territorio”.