Il Presidente del Consiglio regionale del veneto, Roberto Ciambetti, è intervenuto sabato 19 giugno, nelle vesti di rappresentante della Comitato delle Regioni europee alla seduta inaugurale della Conferenza plenaria sul Futuro dell’Europa. “Attualmente le regioni sono responsabili dell’attuazione della maggior parte della legislazione UE – ha detto Ciambetti nel suo intervento – ma la loro influenza nel processo decisionale è pressoché nulla e il peso dagli enti locali e regionali nell’Unione è minimo: ciò è anacronistico e diseconomico” Ciambetti ha spiegato le ragioni delle istituzioni più prossime ai cittadini, chiamate a sostenere l’impatto della domanda sociale, a gestire servizi per le famiglie e le imprese “L’esclusione gli enti locali e delle Regioni è anche tra le cause della debolezza dell’Unione stessa – ha concluso Ciambetti sottolineando la lontananza delle istituzioni comunitarie dai cittadini – Il peso del Comitato delle Regioni, a 26 anni dalla sua nascita, va reso più importante nel processo decisionale comunitario. Chi vuole costruire una Europa dall’alto, partendo dagli stati e dal centralismo burocratico è destinato al fallimento perché si pone contro la sussidiarietà e contro i valori fondanti l’unione. La strada del futuro passa per la sussidiarietà, per la democrazia e si consolida nei rapporti di leale collaborazione e cooperazione tra i diversi livelli istituzionali. Solo così avremo un futuro”.