Prime pioggie, Asproso: “impianto Viacqua in Strada Marosticana in stato di totale abbandono”

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Sono considerate acque di prima pioggia – è scritto in una interrogazione comunale di Ciro Asproso – quelle corrispondenti alla fase iniziale di un evento meteorico, in genere i primi 15 minuti; molto spesso esse sono cariche di inquinanti di varia natura ( idrocarburi, residui oleosi, materiale proveniente dalla circolazione stradale, ecc.) a causa dell’effetto dilavamento che viene esercitato sulle superfici scoperte e impermeabilizzate.

Tali acque devono essere separate da quelle di seconda pioggia e vanno appositamente trattate prima del rilascio finale, allo scopo di prevenire rischi idraulici o di carattere ambientale.

Nelle vicinanze di Strada Statale Marosticana, a ridosso del complesso commerciale Schiavotto, si trova una stradina di campagna che conduce ad un Impianto di proprietà di VIACQUA che in passato svolgeva, per l’appunto, la funzione di trattamento delle prime acque meteoriche. Ma da qualche anno a questa parte, tale installazione si trova in uno stato di totale abbandono.

Considerato l’art. 113 del D.Lgs. 4/2006 che definisce le forme di controllo e tutela dello scarico di acque meteoriche. Vista la normativa regionale, la quale prevede il convogliamento ad apposita rete di raccolta, si CHIEDE:

Per quale ragione è stato dismesso l’Impianto di Strada Marosticana? Se non è più funzionale allo scopo per cui è stato realizzato, perché non si provvede al suo adeguamento o, in alternativa, alla demolizione?
Vi sono analoghe strutture, in altre parti del territorio comunale, che risultano abbandonate e versano nelle medesime condizioni?
Nel Piano di comunicazione di VIACQUA (costo 257.000 € + IVA) che, come da capitolato, dovrà essere: “collegato agli obiettivi generali e specifici posti, e coerente con le linee guida del piano triennale 2019-2021”,
rientra anche l’informativa in merito al possibile riutilizzo di siffatti impianti?

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