Ho letto qualche riga pubblicata dai mass media locali relativa alla conferenza stampa della opposizione consiliare riguardo i primi 100 giorni della amministrazione di Francesco Rucco e, a dire il vero, non vi ho trovato nulla di esaltante. Tutt’altro. Direi che mediamente questi signori consiglieri appaiono completamente digiuni di quella che è una opposizione con la O maiuscola. D’altra parte, con qualche eccezione, quasi tutti sono novelli apprendisti del mestiere oppure abituati ad essere maggioranza.
Quindi privi della esperienza necessaria, che si impara con il tempo, tanto tempo per capire e quindi svolgere in modo utile il vero ruolo di un oppositore. L’ho fatto per tantissimi anni e credo di aver conseguito un discreto livello di preparazione e esperienza in questa attività.
Leggo anche l’articolo del direttore di VicenzaPiu.com (“Ai primi 100 giorni soft della maggioranza di Francesco Rucco rispondono quelli paciosi dell’opposizione di Otello Dalla Rosa: mancano, eccome se mancano i 5 Stelle!“) che affronta l’argomento sopra citato, la conferenza stampa, e senza alcuna piaggeria lo trovo più interessante della conferenza stessa.
Il “tema” comunque è, per quel che mi riguarda, proprio il ruolo di una opposizione. Per prima cosa faccio i migliori auguri alla dr.ssa Isabella Sala che considero una amica e suo padre un Maestro. Degli altri consiglieri mi limito a una considerazione complessiva relativa però solo a quanti appartenevano alla precedente legislatura, quindi l’avv. Cristina Balbi già assessore (alla onnicomprensiva Cura urbana, ndr) che non mi pareva essere per nulla a suo agio nel settore che le competeva in forza della sua delega; il dr. Sandro Pupillo per il quale ho una particolare umana simpatia ma che ritengo che non sempre, da quel che ho letto, si trovi anche lui politicamente a suo agio nella precedente e attuale compagnia; del prof. Raffaele Colombara ho scritto più volte e quindi qui mi astengo; dell’architetto Ennio Tosetto del quale ho una conoscenza di diversi decenni e che fatico assai a immaginare seduto sui banchi della opposizione. Ho ascoltato con attenzione la sera del 29 giugno, in Sala Bernarda, i diversi interventi relativi alla presa d’atto della conformazione del nuovo Consiglio Comunale di Vicenza e a dire il vero l’intervento che più mi ha impressionato, non positivamente per la verità, è stato proprio quello di Ennio Tosetto, un esperto di Sala Bernarda, che mi pareva talmente emozionato da dimenticare quanto nelle legislature precedenti aveva sicuramente appreso.
Il direttore Coviello ha centrato perfettamente un aspetto particolare e significativo di questa conferenza, che mi sembra essere emblematica nel rappresentare questa opposizione: i silenzi assai più significativi delle cose dette di scarso interesse. Nulla sulla Tav Tac, che pure al di là della sua più o meno discussa importanza, almeno sul piano urbanistico avrebbe dovuto essere commentata in qualche misura dell’ex assessora. Scrive il direttore “nulla ha detto Dalla Rosa, ex amministratore unico di Aim Energy, sul progetto per il futuro dell’azienda pubblica forse soddisfatto di mantenere alla testa della multiutility vicentina Umberto Lago, uomo di Achille Variati, per ora e fino alle decisioni sulle future alleanze (assorbimenti?).”. Esco dal binario per un attimo. Mi soffermo sul dott. Umberto Lago che mi auguro lasci al più presto, direi immediatamente, l’incarico che ricopre alle AIM. È sicuramente una personalità nel suo campo e magari meriterebbe di approfondire la conoscenza della sua notevole e dinamica carriera professionale. Ma personalmente ritengo che lui e i vari amministratori unici delle aziende partecipate dovrebbero passare la mano. Lo ritengo un gesto di buon gusto. Una questione di stile.
Come nulla è stato detto, sottolineava Coviello, in relazione alla ex Fiera di Vicenza, che avrà sicuramente un futuro ma altrettanto sicuramente non è più la fiera di Vicenza.
Ma nemmeno, aggiungeva, sulle conseguenze della tragedia della Banca Popolare di Vicenza, sulla Fondazione Roi e su altro ancora. Sono d’accordo con il direttore che “l’assenza di una vera opposizione, quella che poteva assicurare una forza comunque dirompente come quella del Movimento 5 Stelle” è un fatto non positivo sia per questa opposizione che per questa maggioranza.
Sono sempre più convinto della utilità di ambedue, se capaci di svolgere al meglio il loro ruolo, per godere, come cittadini, di una vera democrazia. Chiudo con un mio personale appello. Quello di non firmare per il mantenimento della cosiddetta “spiaggetta di S. Biagio”. Ho una personale opinione in merito, e non c’entra per nulla la proposta di fare una strada in quel luogo. Ci sono passato vicino a notte inoltrata un paio di volte e non mi pareva affatto che ci fosse un clima da famigliola in vacanza. Ho chiesto notizie a qualche abitante della zona e ho rafforzato la mia opinione negativa. Una volta ci sono andato di giorno, diciamo a scenario abbassato. Per nulla attraente. Credo che se l’iniziativa dovesse ripetersi sarebbe bene che oltre a rivedere la convenzione l’amministrazione dovrebbe anche esercitare spesso dei controlli.