Primo censimento permanente, a Vicenza coinvolte 2300 famiglie. Celebron: “in campo una task force”

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L’Istat (Istituto nazionale di statistica) ha detto addio al censimento decennale – informa una nota comunale – Da questo mese prende infatti il via in tutta Italia il primo censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, rilevato annualmente per fornire informazioni tempestive alle istituzioni, utili a comprendere l’evoluzione del Paese e programmare e gestire più efficacemente i servizi sul territorio.

?Anche il Comune di Vicenza, dopo aver fatto parte per due anni degli enti sperimentatori del nuovo censimento ? ha annunciato oggi l’assessore con delega all’ufficio statistica Matteo Celebron – ha messo in campo una task force che seguirà tutte le fasi della rilevazione. Poiché per una parte dell’indagine sarà necessario utilizzare 16 rilevatori che visiteranno porta a porta un campione di circa 900 famiglie, abbiamo attivato anche tutte le modalità in nostro possesso per dare la doverosa tranquillità a chi dovrà farli entrare in casa, a partire dalla possibilità di telefonare al comando di polizia locale o all’ufficio relazioni con il pubblico per verificare le generalità di chi suona al campanello?.

Nel 2011, quando fu realizzato l’ultimo censimento decennale, furono tutte le quasi 50 mila le famiglie residenti nel Comune di Vicenza ad essere raggiunte per la compilazione del questionario.

Il nuovo censimento permanente che parte adesso coinvolgerà invece solo un campione di circa 2300 famiglie, divise in due gruppi di circa 900 e 1414 nuclei, coinvolti in due differenti indagini.

Dal 13 ottobre all’11 novembre un primo campione di circa 900 famiglie (corrispondenti a 179 indirizzi) saranno intervistate da uno dei 16 rilevatori assunti con incarico di prestazione di lavoro autonomo occasionale dal Comune di Vicenza dopo averli selezionati dall’apposito albo comunale.

Questo campione servirà a rilevare informazioni utili al calcolo della popolazione comunale.

Per ragioni statistiche i rilevatori dovranno necessariamente recarsi ?porta a porta? ad intervistare questi nuclei familiari.

Già questa settimana nelle cassette della posta e negli androni dei condomini degli interessati, i rilevatori stanno lasciando una lettera che preannuncia la visita.

Inoltre, in caso di assenza o di non disponibilità all’intervista, essi lasceranno un cartoncino con il proprio nome e numero di telefono, e con i contatti del Comune e dell’Istat, per fissare un nuovo appuntamento o chiedere eventuali delucidazioni.

Non solo: i rilevatori che si presenteranno alla porta dovranno esibire il tesserino di riconoscimento Istat vidimato dal Comune e, se richiesto, anche un documento d’identità. Per maggior tranquillità delle persone selezionate, nome e cognome dei 16 rilevatori sono stati depositati all’ufficio statistica, al comando della polizia locale e all?urp (ufficio relazioni con il pubblico), a cui i cittadini interessati potranno rivolgersi per una verifica prima di accoglierli in casa .

Un secondo campione composto da 1414 famiglie sta invece ricevendo in questi giorni dall’Istat una lettera con richiesta di compilare un questionario online finalizzato alla raccolta di informazioni sullevariabili socio-economiche relative a famiglie, individui, abitazioni occupate ed edifici.

Il questionario andrà compilato online dall’8 ottobre al 20 dicembre, accedendo ad un’area riservata sul sitwww.istat.it secondo modalità e credenziali indicate nella lettera ricevuta per posta dagli interessati.

Sarà anche possibile contattare l’ufficio statistica per comunicare al telefono le risposte al questionario o per concordare un appuntamento e recarsi in Comune per rilasciare l’intervista.

Dopo l’8 novembre è prevista anche l’eventuale visita di un rilevatore ?porta a porta? per la compilazione assistita.

Anche in questo caso i rilevatori dovranno esibire il tesserino di riconoscimento Istat vidimato dal Comune e, se richiesto, anche documento identificativo. Inoltre i cittadini potranno chiamare ufficio statistica, comando di polizia locale o urp dove sono stati depositati i nominativi dei rilevatori.

Nel raccomandare, in caso di dubbio, di verificare attraverso le modalità indicate l’identità di chi si presenta alla porta e nel sottolineare che l’intervista non prevede alcun esborso di denaro o consegna di materiale, l’amministrazione ricorda che i cittadini inseriti nel campione del censimento hanno l’obbligo di rispondere e che è prevista una sanzione da 206,58 euro a 2.065,83 euro in caso di rifiuto a rispondere o nel caso vengano fornite consapevolmente informazioni errate o incomplete.

I dati raccolti sono tutelati dal segreto statistico, sono diffusi solo in forma aggregata e utilizzati solo per fini istituzionali e statistici; i dati personali sono tutelati dal codice in materia di protezione dei dati personali in ogni fase della rilevazione, dalla raccolta alla diffusione dei dati