A Villa Cordellina Lombardi, a Montecchio Maggiore, il primo Festival delle Bande Musicali e delle Pro Loco Vicentine

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La presentazione del festival delle bande musicali e delle ProLoco a Palazzo Nievo
La presentazione del festival delle bande musicali e delle Pro Loco vicentine a Palazzo Nievo

Le bande musicali ci sono sempre. Ma per quanto ci saranno ancora? Siamo abituati a vederle scandire tutti i momenti di importanza storica e civica dei nostri paesi, ma, alle prese con i problemi di cambio generazionale e con una burocrazia sempre più ostica, un futuro per loro potrebbe non essere così scontato.

Parte da queste considerazioni e dal desiderio profondo di dare nuova linfa e più ampie prospettive a una realtà culturale, folkloristica e aggregativa -importante per il territorio tanto quanto le associazioni locali di promozione- che è nato il Festival delle Bande Musicali e delle Pro Loco Vicentine, presentato stamane a Palazzo Nievo (ma qualche giorno fa approdato addirittura in Senato, a Roma) dalla Provincia di Vicenza e in programma domenica 22 settembre nella iconica cornice di Villa Cordellina Lombardi, a Montecchio Maggiore.

“È emozionante vedere -ha esordito il presidente della Provincia, Andrea Nardin– come da un semplice scambio di battute qualche mese fa si è oggi giunti a concretizzare quella che sicuramente si imporrà come una delle principali manifestazioni folkloristiche del nostro territorio”. Che poi non di “semplice” folklore si tratta, visto che, come sottolineato dallo stesso Nardin, le bande non sono solo un fenomeno culturale, ma sociale. Creano aggregazione, offrono intrattenimento e in occasione delle loro esibizioni aprono sguardi sulle tradizioni, dalla musica alla gastronomia passando per tutti gli aspetti, unici e inimitabili, dell’identità di ogni singolo paese che rappresentano. Le bande sono vita e portano vita.

“Anche per quanto riguarda la nostra magnifica Villa Cordellina -ha continuato Nardin– sarà fantastico sentirla letteralmente suonare, non solo di note musicali, ma anche del rumore delle cucine, del chiacchiericcio della gente”. Promesso: sarà una grande festa, con una coreografia grandiosa.

Le bande fanno aggregazione, abbiamo detto, e il primo concreto esempio è quello di aver voluto -su accorato suggerimento del presidente della Provincia- al loro fianco le Pro Loco. Tanti i tratti che le accomunano: l’appartenenza (non solo anagrafica) al proprio territorio, la passione nel rappresentarlo e promuoverlo al meglio, il lavorare assiduamente e con dedizione prima e anche dopo quello che viene offerto al pubblico e il custodire fedelmente la memoria (non per nulla bande e Pro Loco sono spesso le associazioni più antiche di un paese). Lo ha sottolineato Marco Guzzonato, vicepresidente della Provincia con delega alla Cultura, che ha raccontato di un lavoro lungo mesi, non sempre scevro di difficoltà da superare, al fianco della dottoressa Lidia Zocche, responsabile del progetto, per arrivare all’annuncio di oggi e al grande evento di domenica.

La locandina del festival delle bande musicali
La locandina del festival (f. Zanini)

Un’intera giornata -dalle 10 alle 20- tutta vicentina, nei suoni, nei colori e nei sapori, nei rustici di Villa Cordellina. A sfilare ed esibirsi saranno ben 16 bande (oltre a 5 gruppi di majorette). “Quando siamo stati interpellati per prendere parte al progetto e fornire le formazioni -ha raccontato Mauro Rigon, responsabile Ambac (Associazione Musicale Bande Assiemi Complessi) della Provincia di Vicenza- siamo stati subito entusiasti, ma anche un po’ spiazzati: pensavamo a una richiesta di 4 o 5 bande e invece acclamavano il triplo di quelle che erano le nostre aspettative. Ed eccoci qua, onorati, con uno schieramento mai visto prima nel nostro territorio”. Rigon auspica che sia solo l’inizio, perché “le bande sono nate per stare tra la gente. Ed ecco perché il coinvolgimento delle Pro Loco è di fatto la ciliegina sulla torta”.

“Nonostante il periodo per noi già molto impegnativo dato il concentrarsi di numerosi eventi -è intervenuto Antonio Chemello, presidente Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) Vicenza- siamo felicissimi di aderire a questa iniziativa unica. Unica proprio come lo sono le bande e le Pro Loco”. Un evento che racconterà il territorio attraverso tutti i cinque sensi, con musica, spettacolo, arte, folklore e buon cibo tipico. Saranno infatti schierati una quarantina tra espositori e Pro Loco di terra berica. “Sono particolarmente felice di annunciare -ha concluso Chemello– che in occasione del Festival si sono riunite per la prima volta in assoluto le 4 regine del bacalà: Sandrigo, Montegalda, Tavernelle e Thiene”.

“Questa è una conquista -ha commentato Andrea Nardin– che mi commuove, perché da sempre lavoro perché le realtà provinciali facciano rete. Questo vuol dire avere una visione. Ricordiamoci infatti che da soli magari si va veloce, ma è insieme che si va lontano”.

Considerazioni che hanno riscosso l’approvazione della sala. Enea Rigadello, presidente della Banda Cittadina di Malo, ha preso la parola per sottolineare che anche all’interno delle singole bande e tra bande diverse è essenziale fare rete, non solo a livello di ruoli e strumenti, e che “il 22 settembre sarà non solo una grande spettacolo, ma un’opportunità unica per il futuro delle bande”.

Proprio di questo, delle difficoltà ma anche delle chance, del coinvolgimento dei giovani, di aspetti tecnici, giuridici e legali per la sopravvivenza di un bene inestimabile sul territorio vicentino si discuterà, sempre nell’ambito del Festival, durante il convegno a ingresso libero “Le bande musicali, tra presente e futuro” che si terrà alle ore 10, in sala Tiepolo. E a proposito di Tiepolo, segnaliamo infine che nel pomeriggio (ore 16, 17 e 18) sono programmati percorsi guidati gratuiti ai suoi affreschi e al complesso monumentale di Villa Cordellina.