Dopo aver concentrato più di 100 mila soldati alle frontiere con l’Ucraina, la Russia ha inviato 30.000 militari di truppe da combattimento, Spetsnaz – le forze per operazioni speciali – jet da combattimento tra cui SU45, missili Iskander a doppia capacità e sistemi di difesa aerea S-400 – si legge nel comunicato che pubblichiamo a firma di Primo Mastrantoni di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –.
Tutto questo sarà combinato con l’esercitazione annuale delle forze nucleari che dovrebbe svolgersi a febbraio. Sono le esercitazioni militari congiunte tra Bielorussia e Russia.
Insomma, il presidente russo Putin offre fiori di pace alla Nato e, contemporaneamente, si arma e provoca. Ricordiamo che nel 2014 la Russia ha invaso e assorbito la Crimea, territorio ucraino, così come sta facendo con alcune aree di confine con l’Ucraina.
A questo atteggiamento bellicoso si accompagna la pressione relativa alle fornitura di gas russo. L’Europa ne è dipendente per circa il 41% (l’Italia il 43%) e con il gas si riscaldano le case, si cucina e si produce energia elettrica. Una interruzione o forte limitazione delle forniture creerebbe seri problemi.
Tutto questo perchè Putin si sente minacciato da una eventuale adesione dell’Ucraina alla Nato. Bisognerebbe spiegare a Putin che la Nato è una organizzazione difensiva non offensiva e che l’ipotesi di una Terza guerra mondiale non è nei programmi europei.
Primo Mastrantoni, Aduc