Vicenza, Primo seminario del progetto sulla sicurezza urbana partecipata dedicato all’educazione

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Si è tenuto ieri, mercoledì 1 febbraio, ai Chiostri di Santa Corona il primo dei seminari pubblici in programma nell’ambito del progetto “Sicurezza urbana partecipata a Vicenza. Un percorso di comunità sulla sicurezza”.

L’appuntamento, dal titolo “Costruire sicurezza insieme. Una sfida educativa per la città”, è nato dall’impegno del Comune sul dibattito dedicato al tema della sicurezza urbana partecipata insieme a Fondazione Yunus Italia (già Grameen Italia) con l’obiettivo di costituire una preziosa occasione per rilanciare un’alleanza così da assumere insieme la sfida educativa nella logica del costruire insieme sicurezza.

Erano presenti il sindaco Francesco Rucco e l’assessore all’istruzione, politiche giovanili e rapporti con l’università Cristina Tolio.

Tra i relatori sono intervenuti Nicoletta Morbioli, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale – Ambito Territoriale di Vicenza che ha portato lo sguardo della scuola, e Ivo Lizzola, professore di Pedagogia sociale presso l’Università degli studi di Bergamo ed esperto di politiche giovanili.

Durante l’incontro è stata presentata una sintesi dei dati raccolti attraverso una survey alla cittadinanza e con focus group con diverse realtà del terzo settore cittadino e del territorio attraverso i quali sono state realizzate interviste anche con alcuni soggetti significativi della vita della città.

“Da questo sondaggio – ha spiegato il sindaco Francesco Rucco – emergono alcuni dati particolari come il fatto che, nonostante gli allarmismi che vengono lanciati strumentalmente, la città è considerata sicura sul tema dei reati. Diverso è il tema della sicurezza percepita e, paradossalmente, le persone più fragili come gli anziani hanno meno timore di ciò che accade in città mentre i soggetti con la più alta percezione di mancanza di sicurezza sono i giovani”.

“Il ciclo di appuntamenti sulla sicurezza urbana partecipata si è aperto con un laboratorio dedicato al mondo della scuola – ha dichiarato l’assessore all’istruzione Cristina Tolio – per stimolare il mondo dell’istruzione e degli enti giovanili a confrontarsi sul tema. Sicurezza ed educazione sono, infatti, due concetti apparentemente lontani, ma legati tra loro in modo imprescindibile”.

Nel corso del seminario il primo cittadino, sollecitato dal relatore Massimiliano Colombi di Fondazione Yunus Italia, ha espresso due desideri per quanto riguarda la sicurezza e i reati.

“Il primo riguarda la certezza della pena, prevista dai testi di diritto penale ma che di fatto in Italia non viene applicata, nel senso che il sistema così com’è costruito non funziona – ha precisato Colombi –. Quindi c’è l’auspicio che prima o poi qualcuno si svegli nel Parlamento italiano e stabilisca delle regole chiare che vengano rispettate, così come avviene in tanti altri Paesi dove chi delinque sa che deve pagare una pena, ma questo in Italia non avviene sistematicamente. Il secondo desiderio è la possibilità di dare strumenti operativi ai sindaci affinché possano intervenire in maniera concreta perché oggi noi, letteralmente, ci inventiamo i provvedimenti e le ordinanze ma è come arrampicarsi sugli specchi per cercare di far si che certi comportamenti illegali vengano meno. In questo momento non c’è chiarezza da parte del legislatore in merito a strumenti operativi in capo ai sindaci”.

Il progetto ora proseguirà con un prossimo seminario che sarà dedicato agli esponenti delle categorie economiche.

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