La senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Guidolin è intervenuta con una nota stampa in merito al problema casa in Veneto, sottolineando come la regione, al pari di molte altre in Italia, si trovi ad affrontare un grave paradosso abitativo: migliaia di abitazioni vuote e un numero crescente di persone senza un tetto sulla testa. “Questo problema, ormai cronico – ha dichiarato sen. Guidolin – è stato trascurato da amministrazioni governative, leghiste in Veneto e di Fratelli d’Italia oggi al Governo, che non hanno saputo o voluto affrontare la questione con misure efficaci e risolutive. Proprio in Veneto, il numero di case vuote ha raggiunto livelli allarmanti a Padova, Vicenza, Verona, Treviso, Rovigo e Venezia. Secondo le ultime statistiche, ci sono migliaia di abitazioni inutilizzate, mentre il numero di persone senza casa continua ad aumentare.”
Una situazione che la senatrice ha definito inaccettabile e segno di un fallimento sia sociale che politico. “Le case vuote – ha aggiunto – rappresentano non solo uno spreco di risorse, ma anche una mancata opportunità per affrontare l’emergenza abitativa. L’assenza di politiche adeguate per la redistribuzione e il riutilizzo di questi immobili è un problema che deve essere risolto con urgenza. Riteniamo urgente procedere ad un censimento degli Immobili vuoti, per identificare con precisione il numero e la distribuzione degli immobili disponibili. Dobbiamo valutare con maggiore serietà una promozione di politiche di housing sociale che prevedano l’utilizzo di immobili inutilizzati per la creazione di alloggi a prezzi accessibili, gestiti in collaborazione con associazioni e cooperative del settore.
Le riforme legislative dovranno, quindi, consentire un utilizzo più flessibile degli immobili vuoti, favorendo il passaggio di proprietà o l’utilizzo temporaneo da parte di chi è in emergenza abitativa mentre la collaborazione tra Amministrazioni Pubbliche e settore privato dovrà essere incentivato per la riqualificazione e l’utilizzo degli immobili inutilizzati.
Chiediamo al Governo e alle autorità locali di intervenire, la situazione è insostenibile.
Anche Elena Ostanel, consigliera regionale (Il Veneto che Vogliamo) è intervenuta in merito al problema casa, commentando gli ultimi dati sul mercato dell’abitare: “I dati pubblicati in questi giorni da Nomisma fotografano una realtà che purtroppo denunciamo da ben troppo tempo: nella nostra Regione, e nelle Città soprattutto, il mercato immobiliare è diventato sempre più ingestibile, lasciando in sofferenza migliaia di famiglie e di cittadini”.
La consigliera Ostanel ha chiamato direttamente in causa la Regione: “Nonostante il problema tocchi tutti le province e riguardi tutte le venete e i veneti, dagli studenti universitari ai lavoratori, la Regione è ferma nel prendere realmente in carico il problema della casa. Al momento i Comuni sono lasciati soli nell’affrontare una delle sfide più importanti del nostro tempo, mentre sia a Roma che a Venezia nessuno crede di poter governare i cambiamenti che avvengono nelle nostre Città. Non è così, – ha ribadito Ostanel – perché anche, e soprattutto, la Regione avrebbe gli strumenti per farlo, se solo lo volesse. Penso all’enorme capitolo del patrimonio immobiliare pubblico sfitto o non curato o al tema degli affitti brevi, recentemente discusso senza coraggio e lungimiranza in Commissione. Da non sottovalutare poi il tema del trattenimento dello 0.4% del valore degli immobili di proprietà di ATER e Comuni da parte della Regione, sul quale ho depositato da tempo un progetto di legge ma che è una richiesta fatta dalle stesse ATER e da tanti amministratori”.
Anche la consigliera Ostanel ha ricordato la questione delle case vuote, sottolineando la necessità di politiche e iniziative coraggiose: “Penso, per esempio, alla recente Alleanza per la casa, nata a Padova su impulso dell’Assessora Benciolini, che ha riunito ben 35 soggetti della città che stanno riflettendo sul tema dell’abitare a vari livelli, con l’intento di arrivare a scelte operative e risultati concreti. La Regione ha il compito, e il dovere, di ascoltare e supportare il progetto come quello di Padova per agire con fondi e politiche concrete. Servono più alleanze per la casa e una Regione che investe”.