Il vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol – scrive Ciro Asproso di Coalizione Civica per Vicenza – ha diramato un comunicato a mezzo stampa riguardo alle manifestazioni di sabato 15 giugno. Con autentico spirito evangelico, la Chiesa vicentina si rivolge a tutti coloro che saranno presenti in città quel giorno, invitandoli “all’incontro e al dialogo perché la verità cresce solo nella carità” e ricordando che “solo Cristo è l’unico giudice della nostra vita”.
Parole apprezzabilissime e che condividiamo pienamente tanto più se messe a confronto con un altro Comunicato, sempre diramato in questi giorni, proveniente dal Distretto italiano della Fraternità Sacerdotale San Pio X, che dichiara di aderire alla “processione religiosa” organizzata dall’Associazione San Marco Evangelista allo scopo di “riparare il danno all’Ordine naturale e soprannaturale che la manifestazione Vicenza Pride viene a provocare”.
E’ dal 2017 che la F S S. Pio X organizza “processioni riparatorie” contro il “pervertimento” delle leggi dell’Ordine di Dio, e tuttavia non ci sembra che costoro possano definirsi senza peccato, se è vero, com’è vero, che si tratta dei tradizionalisti cattolici di Lefebvre. Il vescovo francese già sospeso a divinis nel 1976 da papa Paolo VI, e successivamente scomunicato nel 1988 da papa Giovanni Paolo II. La remissione della scomunica avvenne nel 2009 con Papa Benedetto XVI, ma a patto che la Fraternità aderisse a tutti i Testi del Concilio Vaticano II. Questo in realtà non è mai avvenuto, mentre nel corso degli anni sono infuriate le polemiche per accuse di antisemitismo e negazionismo della Shoah.
Ma ancor più curiosa è la seguente circostanza: il numero di telefono dell’Associazione San Marco Evangelista (che ha diramato il volantino per la processione riparatrice), corrisponde a quello dell’Associazione Veneti nel Mondo, con sede a Camisano Vicentino. Nel 2003 la Giunta Regionale ha approvato l’iscrizione dell’ Associazione Veneti nel Mondo al registro regionale delle associazioni venete, mentre nel 2010, essa è stata eletta nella Consulta dei Veneti nel Mondo (istituita dalla Legge Regionale del Veneto, 9 gennaio 2003, n°2).
La stessa Associazione, grazie all’attivismo dell’assessore regionale Donazzan, ha siglato un’intesa storica con la Regione e l’Ufficio scolastico regionale per l’inserimento nei programmi scolastici della “Storia dell’emigrazione veneta”.
Se, come temiamo, dovesse essere confermato un nesso tra l’Associazione San Marco Evangelista e l’Associazione Veneti nel Mondo, la “processione riparatrice” non rientrerebbe nel novero della libera espressione del pensiero, ma in una vera e propria provocazione politica per di più organizzata da un gruppo di persone che si prefiggono di insegnare la “Storia” ai nostri giovani, il tutto con il pieno sostegno di certi politici regionali.