La prima deposizione dell’udienza del processo BPVi del 16 luglio 2019 nell’aula bunker desolamente semi vuota di Mestre è quella dello storico “combattente” anti BPVi dell’era Gianni Zonin, Maurizio dalla Grana, figlio del presidente della Banca Popolare di Lonigo che mai digerì, oltre che l’operazione, la gestione successiva rendendosi promotore di varie “denunce” assembleari e nelle sedio opportune premonitrici del crac di cui oggi si esaminano in tribunale le cause e i responsabili.
Quello che ha detto Dalla Grana alla presidente del collegio Deborah De Stefano (giudici a latere Elena Garbo e Camilla Amedoro), rispondendo alle domande dei pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi oltre che ai legali delle difese e a quelli, pochi, delle parti civili, è di fatto e da tempo noto essendo stato il teste di ieri uno degli accusatori da sempre, si può dire, della gestione della banca da parte dei suoi vertici.
La novella Cassandra, che ha firmato nel tempo esposti anche in procura e ha denunciato nei “soli tre minuti” che gli venivano concessi nelle assemblee molti di quelli che oggi sono i (mis)fatti in giudizio, è stato tenuto “in tema” con non facile perizia dai pm vista la tendenza a dettagliare con dovizia fatti ma anche considerazioni personali, non proprie di un processo.
Meritano, quindi, di essere visti e ascoltati i circa 90 minuti di interrogatorio totale di Maurizio Dalla Grana, che si concludono con una battuta della presidente De Stefano, che in udienza alterna fasi amicali quando queste servono a dipanare matasse procedurali e/o organizzative a prese di posizione molto ferme se qualcuno dei presenti “osa” derogare da quanto consentito.
N.B. Proponiamo i video integrali in esclusiva del processo BPVi dall’udienza del 13 giugno in poi su questo mezzo, sul nostro canale YouTube e sul canale streaming VicenzaPiu.tv e LaPiu.Tv (qui il nostro palinsesto) visibili su Pc e tramite l’omonima App disponibile gratuitamente per l’ambiente iOs e Android.
