Oggi hanno deposto al processo BPVi le top segretarie Camilla Lizza (Gianni Zonin) e Ludovica Zanella (Samuele Sorato) ma l'attenzione massima si è concentrata su Andrea Suriano (general counsel del fondo lussemburghese Optimum Asset Management e figura di spicco delle realtà collegate).
Le due segretarie, termine che non descrive a sufficienza l'importanza di chi ogni giorno sta accanto ai capi e, forse, sa più di quanto oggi abbiamo ricordato rispondendo alle domande dei pm Luigi Salvadori (Lizza) e Gianni Pipeschi (Zanella), gestivano, con altre loro colleghe, anche e ovviamente le agende e gli impegni di presidente e dg/ad.
Ma il compito più complesso spettava di certo alle assistenti del presidente che, ha detto la signora Lizza, oltre a gestire 200 telefonate al giorno e a classificare la posta doveva no coordinarsi con la segreteria dell'azienda vinicola di Zonin; "spesso non era in banca, dovevamo, quindi, sentirci con le colleghe delle sue aziende per coordinare il puzzle degli impegni....".
Se iul resto è presente nel primo video pubblicato di seguito, in cui i pm hanno "passato ai raggi X" anche alcune pagine significative delle rispettive agende, è di particolare interesse la parte di interrogatorio in cui Camilla Lizza conferma il ricevimento via pec della "denuncia" a Zonin del fenomeno delle baciate da parte di Antonio Villa, il manager tartassato per il coraggio dimostrato nel dimettersi proprio per non diventare complice di quell'abuso.
Tra Ludovica Zanella a Camilla Lizza la scena, però, è stata presa da Andrea Suriano, general counsel del fondo lussemburghese Optimum Asset Management e con incarichi di vertice nelle realtà collegate ai fondi in cui sono confluiti 350 milioni della BPVi in parte riversati nell'acquisto di azioni "finanziate" e non computabili, quindi, nel capitale di vigilanza della banca e in parte finiti, per poi dileguarsi, nelle tasche di imprenditori di nome.
E Suriano, ovviamente molto preparato nel suo "mestiere" che ha tra vie sue caratteristiche la riservatezza, ha fatto molti nomi dei "finanziati" ma ha invece identificato solo come "noto imprenditore poi candidatosi sindaco" (senza neanche dire il nome di Roma) Alfio Marchini.
Basterebbe questo passaggio a incuriosire e a spingere a guardare e ascoltare con attenzione il secondo video pubblicato di seguito, in cui, però, non mancano altre dichiarazioni sull'affidabilità di chi, poi, secondo i pm e non solo loro ha contributo al crac della banca grazie a soldi non spariti ma finiti in tasche diverse.
Se Suriano ha chiamato in causa i suoi interlocutori tipici, Sorato e Piazzetta, oltre al manager di BPVi Finance con sede in Irlanda, la sua "distanza" da Gianni Zonin ha contribuito a incrementare il buon umore del suo legale Enrico Ambrosetti, che con le sue battute spesso calamita il buon umore di tutti.
Meno i soci azzerati, assenti nelle preoccupazioni di chi gestiva la banca ma sempre assenti anche in... aula davanti al collegio giudicante del processo BPVi presieduto da Deborah De Stefano con giudici a latere Elena Garbo e Camilla Amedoro.
Nota
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