Processo BPVi, businessman romano Sandro Bufacchi testimonia su mega fidi e baciate a conoscenza di Zonin

2002

Sandro Bufacchi, noto uomo d’affari della capitale nato a Tivoli, prima concessionario Mercedes a Roma, poi nel cda della filiale italiana della società tedesca, quindi, immobiliarista e alla testa di una società che tratta NPL, le tristemente notte sofferenze bancarie, rispondendo alle domande dei pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi , prima ancora che a quelle dei legali delle difese e delle parti civili (con gli avvocati Bertelle, Vettore e Ciccotto, soprattutto, a “incalzarlo), ha fornito non poichi elementi al collegio del processo BPVi presieduto da Deborah De Stefano (giudici a latere Elena Garbo e Camilla Amedoro).

La sua deposizione (decine di milioni di affidamenti a lui “non indispensabili perché già affidato dal sistema per 120 milioni mia accettati in quanto offerta. condizione di favore purché acquistassimo io e il mio socio azioni della banca, 14 milioni, garantiti, comunque, da impegni di riacquisto poi non mantenuti e che mi hanno messo in difficoltà“) ha offerto altre munizioni alle sempre più affilate armi probatorie dei due pm.

I passaggi chiave della testimonianza di Sandro Bufacchi intorno ad affari iniziati grazie a contati romani con ex uomini di Banca d’Italia si imperniano su questa frase: “la mia posizione Zonin la conosceva perché ad approvare era il cda…”.

N.B. Proponiamo i video integrali in esclusiva del processo BPVi dall’udienza del 13 giugno in poi su questo mezzo, sul nostro canale YouTube e sul canale streaming VicenzaPiu.tv e LaPiu.Tv (qui il nostro palinsesto) visibili su Pc e tramite l’omonima App disponibile gratuitamente per l’ambiente iOs e Android.