Processo BPVi, Giovanni e Giulio Manfredini: “Zigliotto che nulla poteva sapere imputato ma Monorchio e Dossena no. E Bankitalia?”. Calendario ultime udienze

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Completeremo eventualmente domani le prime considerazioni di oggi sulla difesa di Giuseppe Zigliotto, l'unico membro del Cda della Banca Popolare di Vicenza, a parte il suo presidente Gianni Zonin, imputato nel processo BPVi (prima pubblicazione il 28 gennaio 2021 alle 23.36, aggiornamento col 30video integrale del30le arringhe finali degli avvocati Giovanni e Giulio Manfredini il 30 gennaio alle 10.08, ndr)

Ecco una delle "stranezze" evidenziate il 28 gennaio dai suoi avvocati, Giovanni e Giulio Manfredini, a fronte dell'assenza sul banco dei giudicandi, ad esempio, di Andrea Monorchio, potente ex ragioniere generale dello Stato,  e di Giovanna Dossena, figure ben più "esperte" in banche e "forse" con operazioni a proprio carico più discutibili di quelle, per la verità apparse modeste, dell'ex presidente di Confindustria Vicenza.

Un'altra stranezza suggerita dal duo Manfredini è stata quella dei comportamenti di Banca d'Italia sempre "tranquillizzante" con l'ex Popolare di Vicenza, ancora di più nell'ispezione del 2012 e, per ciò stesso, non in grado (senza la volontà?) di mettere sull'allerta i dirigenti vicentini sulle mancanze poi dimostratesi fatali all'Istituto di via Btg Framarin, il cui edificio centrale, prima simbolo della forza (e della presunzione?) di Vicenza e del Veneto, è ora "occupato" dalla lombardo-piemontese Intesa Sanpaolo.

Ieri, 29 gennaio 2021, quindi, i legali di Giuseppe Zigliotto, gli avv. GiulioGiovanni Manfredini, hanno completato l'arringa difensiva del 28 gennaio (in copertina il video di questa udienza, che dice più di tante sintesi, con la parte iniziale mancante per un problema tecnico di cui ci scusiamo e a cui ovvieremo pubblicando quanto prima la trascrizione del verbale per farvi conoscere tutti i passaggi odierni, inclusi quelli mancanti).

Prima Giulio Manfredini ha portato le sue argomentazioni specifiche contro la condanna a ben otto anni e due mesi richiesta ("con argomentazioni generiche e non puntuali" ha sostenuto e con "l'anomalia che nulla o poco si è detto dei mancati allarmi di Banca d'Italia che ha, invece, tranquillizzato tutti con i suoi rapporti positivi dopo le ispezioni, in primis quella del 2012") dall'accusa (pm Salvadori e Pipeschi) al collegio (De Stefano, Garbo e Amedoro) e poi ha chiuso l'avvocato Giovanni chiedendo l'assoluzione piena di un imputato che "ha già pagato abbastanza con la gogna mediatica a cui è stato ingiustamente sottoposto per aver semplicemente aiutato al banca in cui credeva e delle cui manchevolezze nulla sapeva perché non aveva né ruoli né deleghe per essere informato tanto più che i suoi iniziali rapporti fiduciari Coin Zonin si erano azzerati...".

Fissate, infine, le prossime, ultime udienze prima della sentenza attesa per marzo:

4 difesa Pellegrini

5, 6 e 9 febbraio difesa Zonin
11 Bpvi in Lca, responsabile amministrativo

Il 15 marzo è "prenotato" per le eventuali repliche dopo le quali il collegio, dopo averle ascoltate, e dopo una fase informale di valutazioni interne tra l’11 febbraio e il 15 marzo), sarà pronto ad andare in camera di consiglio per poi decidere e rendere note la sua sentenza.

 

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