Il cavaliere René Caovilla, imprenditore di scarpe di lusso per donne dell’omonimo marchio, un arzillo 81enne vicentino che è stato anche comproprietario del Gazzettino, con lo sgretolamento della Banca Popolare di Vicenza ci ha rimesso circa 30 milioni euro (articolo pubblicato il 10 luglio, aggiornato col video della deposizione il 21 luglio, ndr) .
Il suo era un rapporto di amicizia di lunga data con Gianni Zonin che si è interrotto dopo il crac BPVi:
“E’ stato un fatto tanto scioccante che non ci siamo più incontrati” ha detto durante la sua deposizione al processo in corso nel tribunale di Vicenza nella giornata del 10 luglio.
La sua testimonianza è importante per ripercorrere anche il contesto nel quale è esploso il dramma per migliaia di risparmiatori, che lui ha attutito meglio dato il successo della sua azienda.
“Nel 2012-13 ho messo in vendita le mie azioni dopo aver sentito voci discordanti sulla solidità dell’istituto bancario, ma durante le cene con Zonin mi ha confermato che non erano pericolose. Dopo il crollo non ci siamo più frequentati“.
“Conoscevo anche tutti gli altri membri del cda“, ha aggiunto infine Caovilla.
All’uscita dell’aula del tribunale, però, una inaspettata stretta di mano con Zonin, con fugace sguardo tra i due, ma nessuno scambio di parole.
N.B. Proponiamo i video integrali in esclusiva del processo BPVi dall’udienza del 13 giugno su questo mezzo, sul nostro canale YouTube e sul canale streaming VicenzaPiu.tv e LaPiu.Tv (qui il nostro palinsesto) visibili su Pc e tramite l’omonima App disponibile gratuitamente per l’ambiente iOs e Android.