Processo BpVi, scontro fuori aula tra Roetta e Ugone: all’accusa di aver “preso 300 mila euro della Regione” la replica sono urla e un dito puntato

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Ieri 15 dicembre nell’Aula C del tribunale di Vicenza si è svolta un’udienza clou del processo (mediatico secondo l’avvocato di Zonin Ambrosetti) sul crac dell’ex Banca Popolare di Vicenza): sono infatti stati chiesti 10 anni per l’ex presidente Gianni Zonin e altri 43 anni in totale per gli altri 5 imputati. A margine di questa notizia principale è andato in scena, fuori dal ring, un duro scontro tra Luigi Ugone, presidente dell’associazione di risparmiatori ‘Noi che credevamo in BpVi‘, e l’avvocato Lino Roetta, difensore di Marin, che ha pubblicamente accusato Ugone di aver ‘preso’ 300 mila euro di soldi pubblici, della Regione “per fare le sue azioni”.

Banche, Luigi Ugone occupa l'ingresso di palazzo Trissino
Banche, Luigi Ugone occupa l’ingresso di palazzo Trissino

Ugone, come documentato da Rai 3 Regione, dalle cui immagini sono tratte le nostre, ha reagito alla Rocky sfidando minaccioso col dito puntato l’avvocato vicentino, rispondendogli non nel merito ma solo con un urlato e ripetuto “ti devi vergognare!”.

Di cosa in effetti non si sa, poi, visto che Roetta, con cui questa volta non possiamo non essere solidali, fa solo il suo “mestiere”, come il legale gli ha ripetuto, mentre Ugone non è particolarmente noto per atteggiamenti rispettosi, come è ben noto anche al nostro direttore da lui spesso minacciato in vario modo.

Il tema dei finanziamenti regionali a solo alcune delle associazioni di risparmiatori era stato affrontato su ViPiu con delle domande a Manuela Lanzarin, alle quali l’assessore leghista aveva risposto solo in parte, in maniera indiretta e in buona sostanza evasiva.

Lo scontro di ieri nasce anche da questa nebulosità che sarebbe ora che la Regione Veneto dissipasse totalmente.