Processo BPVi udienza 26 ottobre, in tre video Gianluca Manni (BCE): “Zonin non si meravigliò delle baciate!”

942

Gianluca Manni, ispettore del team Bce coordinato da Emanuel Gatti che radiografò la Banca Popolare di Vicenza ad aprile 2015, ha deposto ieri (26 ottobre 2019) nell’udienza del processo BPVi, di cui pubblichiamo in fondo come sempre il video integrale suddiviso in tre parti, evidenziando, oltre a una serie di “incroci” di azioni acquistate e vendute tramite i noti fondi esteri finanziati dall’Istituto stesso, anche e ovviamente le operazioni evidentemente baciate.

Ieri, abbiamo già scritto in un nostro lancio precedenteProcesso BPVi, l’avv. Vettore chiede e Manni (BCE) risponde: a maggio 2015 Zonin non si stupì per baciate perché “così fan tutti”»), il dr. Manni ha rivelato al pm Gianni Pipeschi, che ha condotto il suo interrogatorio, che «osservò con una certa meraviglia la reazione di Gianni Zonin quando il 7 maggio 2015 fu messo al corrente nel suo salottino in Banca Popolare di Vicenza dal dr. Gatti e da lui (l’ispettore capo testimoniò per la verità che l’incontro avvenne a Milano) dei vari problemi in emersione, tra cui soprattutto il buco dei fondi e, ancora peggio, l’eccesso di finanziamenti per l’acquisto di azioni proprie.

Se l’allora presidente si mostrò adirato per i 350 milioni di euro investiti nei fondi esteri e che si preannunciavano come persi, non lo fu, invece, per le quantità di baciate che avrebbero dovuto essere dedotte dal patrimonio di vigilanza, problema della cui gravità pareva, dice Manni, non rendersi conto.

L'ispettore del team ispettivo della Bce, ma composto da uomini di Banca d'Italia, ha dettagliato, per le parti di sua competenza e con... competenza, quello che finalmente l'ispezione rivelò e che, se fosse venuto fuori prima, magari non avrebbe fatto celebrare questo processo o, forse, non lo avrebbe evitato, viste le responsabilità pesanti come un macigno che Manni ha elencato, ma la Banca Popolare di Vicenza sarebbe ancora viva...

Come per Gatti le dichiarazioni e i dati sciorinati da Manni sono tutti da ascoltare e soppesare perché piene di fatti e riscontri, anche di alcuni che fanno riflettere sulle ventilate "omissioni" di Bankitalia e Bce, e non degli "immagino", dei "se ricordo bene..." e dei "forse..." con cui devono combattere in ogni udienza l'accusa, il collegio e le sparute parti civili presenti (oggi c’erano la collega Marcella Zanchetta e l’avv. Ezio Conte, attivo anche per Codacons Veneto).

Specialmente quando provano a ricordare all'ex presidente le sue "capacità" per aiutarlo a non buttarsi troppo giù fino al punto di scusarsi per non essere stato in grado di fare quello per cui era venerato e pagato, sovrintendere, cioè, a una banca e difendere gli interessi delle decine di migliaia di risparmiatori che credevano in lui e nella sua leadership, prima sempre da lui sottolineata e ora da lui stesso gettata nella spazzatura pur di evitare di assumersi le sue responsabilità, non fossero altre che quelle di "omesso controllo"...

Per chi ha aderito o volesse aderire con pochi euro all’iscrizione annuale al nostro VicenzaPiù Freedom Club con un gradito contributo, utile a far proseguire questo nostro oneroso servizio publico, pubblichiamo qui a seguire i tre video in cui abbiamo suddiviso la lunga ma illuminante deposizione del dr. Gianluca Manni davanti al collegio presieduto da Deborah De Stefano con giudici a latere Elena Garbo e Camilla Amedoro e ai pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi.

Ricordiamo che oltre che i verbali di udienza costantemente aggiornati su bankileaks.com sezione Documenti & Files Premium, proponiamo i video integrali in esclusiva del processo BPVi su questo mezzo e sul canale streaming VicenzaPiu.tv & LaPiu.Tv (qui il nostro palinsesto) visibile su Pc e tramite l’omonima App disponibile gratuitamente per l’ambiente iOs e Android.

Sei arrivato fin qui?

Se sei qui è chiaro che apprezzi il nostro giornalismo, che, però, richiede tempo e denaro. Se vuoi continuare a leggere questo articolo e per un anno tutti i contenuti PREMIUM e le Newsletter online puoi farlo al prezzo di un caffè, una birra o una pizza al mese.

Grazie, Giovanni Coviello

Sei già registrato? Clicca qui per accedere