Oggi, come preannunciato, Samuele Sorato, ex dg e per un periodo ad della Banca Popolare di Vicenza, non si è presentato per deporre da testimone all’udienza del processo BPVi adducendo i noti motivi di salute dopo aver anche preannunciato tramite i suoi legali l’intenzione di volersi avvalere della facoltà di non rispondere in quanto imputato per fatti connessi (la sua posizione processuale è stata stralciata da quella degli altri 6 imputati del procedimento in corso per la sua patologia oncologica).
Aggiorniamo ora, alle 23.06, quanto pubblicato oggi alle 12.33 in diretta dal tribunale col video integrale della discussione sul caso Sorato.
Il pm Gianni Pipeschi col supporto del collega Luigi Salvadori, nel ribadire che le condizioni di salute del dr. Sorato non ne hanno impedito frequenti spostamenti dal Veneto alla Lombardia per motivi di lavoro e la partecipazione a una crociera la passata estate, le difese di Giustini e Piazzetta, i due unici imputati che hanno chiamato Sorato a deporre (strano che non l’abbia citato Zonin che a lui attribuisce il malfatto a insaputa del ventennale presidente?) e l’avv. di parte civile Luigi Ravagnan hanno rinnovato la richiesta di sentire il teste mentre la difesa di Gianni Zonin ha preannunciato la propria contrarietà ad un eventuale accompagnamento coattivo.
Ravagnan ha anche argomentato al presidente del collegio giudicante Deborah De Stefano che non esiste automatismo tra il preannuncio dell’intenzione di non rispondere e la relativa concessione di tale diritto senza che il tribunale ascolti la richiesta fatta di persona in aula, laddove ne esistano le condizioni, e non solo in via documentale.
Dopo una abbastanza lunga concertazione con le giudici a latere Elena Garbo e Camilla Amedoro la presidente De Stefano decide di far riconvocare dai pm per il 7 novembre Sorato e, in caso di nuova assenza non adeguatamente sostenuta da prove mediche alternative a quelle documentali prodotte dall’accusa sugli altri spostamenti del teste/imputato, di attivarsi per l’accompagnato coattivo.
A decisione presa, come da procedura, la presidente dà la parola all’avv. Alberto Berardi dello studio Pinelli, difensore dell’ex dg/ad della popolare vicentina, che motiva e preannuncia l’opposizione al provvedimento del tribunale definendolo, se confermata all’udienza del 7 novembre, “una inutile esibizione“.
A meno che i pm, i difensori dei due unici imputati, che hanno chiamato Sorato a deporre, cioè Giustini e Piazzetta ma non il suo principale “accusatore” Zonin, e il collegio, “invitando” l’ex dg a presentarsi in aula senza ulteriori indugi, salvo l’accompagnamento coatto, non vogliano dimostrare che il teste, che per lavoro e vacanze sarebbe attivo, è in condizione di presenziare anche al processo in cui è imputato ma che ad oggi ancora è fermo ai blocchi… della carte.
Che il 7 settembre si potranno scoprire per “vedere” anche se questo è il vero motivo della mossa dei due pm toscanacci e del collegio oggi, giorno di Halloween: scherzetto o amaretto?
Nota per i nostri lettori
Per chi ha aderito o volesse aderire con pochi euro all’iscrizione annuale al nostro VicenzaPiù Freedom Club con un gradito contributo, utile a far proseguire questo nostro oneroso servizio publico, pubblichiamo su questo mezzo i video integrali in tempo quasi reale e in esclusiva delle udienze del processo BPVi davanti al collegio presieduto da Deborah De Stefano con giudici a latere Elena Garbo e Camilla Amedoro e ai pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi.
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