Crac BPVi e giustizia: l’udienza preliminare in corso verrà sospesa, almeno fino a metà settembre, quando la Cassazione stabilirà se il processo potrà continuare a Vicenza o essere trasferito ad altro tribunale, e cioè quello competente di Trento. Il giudice Roberto Venditti, ora che la Suprema Corte ha assegnato alla Quinta sezione l’istanza di remissione del processo presentata dalle difese (con cui si chiede di spostare altrove il processo per incompatibilità ambientale), nell’udienza di domani, 16 giugno, sarà obbligato a dichiarare la sospensione di ogni attività. E aggiornare tutto all’autunno (probabilmente fine settembre).Quindi nessun intervento dei legali dell’ex presidente Gianni Zonin, domani, e dei restanti imputati il giorno 21. Verrà tutto «congelato» (inclusi i termini per la prescrizione). E non può essere altrimenti, visto che la corposa istanza (un centinaio di pagine) depositata dai legali di Zonin, degli ex vicedirettori Emanuele Giustini e Paolo Marin, dell’ex consigliere di amministrazione e già presidente di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto, (avvocati Enrico Ambrosetti, Giovanni e Giulio Mafredini, Oreste Dominion e Lino Roetta), inoltrata dal giudice di Vicenza a Roma, una volta in Cassazione ha superato il vaglio iniziale di ammissibilità. Ed è già stata assegnata alla Quinta sezione, che deciderà sul merito: l’udienza è stata fissata per il 14 settembre.
Anche i sostituti procuratori titolari della maxi inchiesta sul tracollo Bpvi, Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi, hanno depositato una loro memoria.
di Benedetta Centin, da Il Corriere del Veneto