È iniziato oggi a Treviso il dibattimento del processo sul crac di Veneto Banca che vede come imputato unico l’ex ad e dg Vincenzo Consoli fin da oggi presente in aula dopo la decisione di rinvio a giudizio, in base alle richieste dei pm Massimo De Bortoli e Gabriella Cama, di fronte al collegio composto dal dott. Umberto Donà, presidente, e, come giudici a latere, dalla dott.ssa Carlotta Brusegan e dal dott. Alberto Fraccalvieri.
Il collegio ha proseguito oggi nell’acquisizione delle parti civili e ne ha accolto circa altre 100 rappresentate da una ventina di avvocati. Tranne Banca d’Italia e Consob, ammesse come parti civili pubbliche, le parti civili costituite (i soci azzerati) hanno chiesto che venga considerata come responsabile civile anche Banca Intesa Sanpaolo che acquisì per 50 centesimi la “parte buona” dell’Istituto in LCA.
La chiamata in causa di Intesa Sanpaolo a Roma provocò la “dura” opposizione del suo legale, l’ex ministro della Giustizia Paola Severino (cfr. «…“la mia assistita non deve farsi carico di nulla, ma solo ringraziata”»), che fu il preludio temporale se non fattuale alla dichiarazione di incompetenza del Gup di Roma Lorenzo Ferri e la ritrasmissione degli atti a Treviso dove ora si celebra il processo.
È, quindi, stata data la parola alla difesa di Consoli rappresentata dagli avvocati Ermenegildo Costabile e Raffaella Di Meglio (oggi in aula c’era l’avvocato Costabile) che ha sollevato una serie di questioni preliminari quali, in primis, l’incompetenza del tribunale di Treviso a favore di Trento (nel distretto di Venezia a cui fa capo Treviso ci sarebbero stati almeno «due giudici soci e, quindi, possibilmente “danneggiati” indicati dalla difesa dell’ex ad di Veneto Banca nella dott.ssa Gabriella Zanon, giudice civile presso il tribunale di Venezia, e nella dott.ssa. Luisa Osellame, vice procuratore onorario presso la procura di Venezia»), l’inammissibilità, poi, «di alcune parti civili, la nullità del decreto che dispone il giudizio per indeterminatezza, la nullità che dispone il giudizio per non aver rinviato l’udienza del 24 ottobre per legittimo impedimento dello stesso Costabile (cfr. «Costabile chiede rinvio Covid udienza 24 ottobre: “sono positivo”. Al processo Veneto Banca imputato “unico” è suo difeso Consoli»)».
Il giudice ha, quindi, disposto una nuova udienza per il il 19 aprile per dare spazio alle repliche alle questioni di Costabile, decidere se accoglierle o meno, e valutare anche la costituzione delle parti civili e la responsabilità di Intesa Sanpaolo. Si attende quella data anche per avere il calendario delle udienze che, comunque, dovrebbero svolgersi con la cadenza “ravvicinata” di una a settimana.
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