Anche nell’Ufficio Postale di Asiago ha preso forma il progetto Polis, ideato da Poste Italiane per far diventare “Casa dei servizi digitali” gli Uffici Postali dei comuni con meno di 15mila abitanti.
La sede di via fratelli Silvagni nel centro principale dell’Altopiano ha cambiato aspetto dopo accurati lavori di ristrutturazione, e presenta, oltre agli sportelli classici e ai servizi e prodotti di Poste Italiane, anche uno sportello ribassato, utile per richiedere con comodità i servizi della pubblica amministrazione. È stata rinnovata e resa più confortevole anche la sala che accoglie i clienti. Cambiamenti che, racconta la direttrice dell’ufficio postale Mariangela Tura, sono stati graditi dagli asiaghesi. Del resto l’ufficio di Asiago, tutto al femminile con direttrice, consulente e quattro impiegate, è un punto di riferimento per la comunità e grazie al progetto Polis lo sarà ancora di più.
Un cittadino che oggi entra nell’ufficio postale, oltre all’ambiente rinnovato, trova la possibilità di effettuare direttamente in posta pratiche burocratiche che prima del progetto Polis richiedevano un viaggio a Vicenza. Un grande risparmio di tempo e anche un impatto ambientale decisamente più ridotto rispetto ad un Asiago-Vicenza-Asiago in automobile.
La direttrice Tura spiega che alle poste di Asiago, oltre ai servizi tradizionali di Poste Italiane, si possono già richiedere i certificati anagrafici e di stato civile, resi disponibili da Anpr (Anagrafe Nazionale Popolazione Residente), la banca dati unica del Ministero dell’Interno. “Si possono avere direttamente allo sportello – aggiunge – oppure in autonomia utilizzando il Totem installato nella sala al pubblico, che tra l’altro è accessibile anche quando l’ufficio postale è chiuso”.
Tra i servizi per i cittadini ci sono anche i servizi INPS per i pensionati che possono richiedere il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico.
Ma non solo Asiago, col progetto Polis verranno coinvolti tutti i comuni dell’Altopiano, dando agli uffici postali il ruolo di presìdi di servizio pubblico in paesi spesso a rischio spopolamento. Certificati pensionistici e giudiziari, pratiche anagrafiche, e – quando saranno disponibili – le richieste di passaporto e di carta d’identità elettronica, non richiederanno più viaggi, attese o snervanti tentativi di prendere appuntamento davanti al pc.
L’ambizioso progetto Polis, finanziato con fondi legati al Pnrr, permetterà di dare un nuovo volto ai 7.000 uffici postali dei piccoli centri in Italia. In provincia di Vicenza il progetto Polis coinvolgerà 105 uffici postali in altrettanti comuni, portando nuovi servizi nei comuni vicentini con meno di 15mila abitanti.