La sede della Prefettura di Padova ha ospitato l’incontro conclusivo del Progetto Fami (Programma Nazionale Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione) UTG Insieme. Il progetto ha visto per un anno la partecipazione e il coinvolgimento, oltre alla Prefettura di Padova, anche le Prefetture di Vicenza, Treviso, Rovigo, Belluno, Venezia e , come partner di co-progettazione, Gea Coop Sociale.
In occasione dell’incontro finale sono stati presentati i risultati e gli obiettivi raggiunti, oltre alle piattaforme e ai sistemi di monitoraggio in uso dagli Uffici delle Prefetture coinvolte. Destinatari del progetto gli addetti all’Area Immigrazione di ogni Prefettura e gli operatori delle organizzazioni del privato sociale coinvolte nei servizi di accoglienza. Sono state attivate sei reti di Governance, coinvolgendo poco meno di settanta soggetti tra Istituzioni, consulte di stranieri, associazioni ed enti. Oltre novanta operatori pubblici e 236 operatori del privato sociale hanno portato a termine con esito positivo gli interventi di formazione o aggiornamento professionale.
C’è poi da considerare che anche i cittadini stranieri richiedenti asilo, in quanto destinatari dei servizi e del lavoro di Prefetture e associazioni, hanno potuto usufruire delle azioni poste in essere e dei risultati di progetto UGT Insieme, che aveva come obiettivo generale quello di rafforzare ed aumentare la capacità operativa degli uffici delle Prefetture di Padova, Venezia, Treviso, Vicenza, Rovigo, Belluno – in particolare dell’Area IV e dell’Ufficio Contabilità.
A tal fine, anche i prodotti e le applicazioni software realizzati in maniera indipendente da alcune Prefetture nel corso di progetti FAMI ormai conclusisi, sono stati condivisi e ottimizzati.
Lo scambio e lo sviluppo di prodotti oggi in uso nella gestione del sistema di accoglienza ha migliorato la qualità della rendicontazione e del monitoraggio delle presenze nei Centri di Accoglienza Straordinaria di ogni provincia con un impatto positivo sull’organizzazione e facilitando il rapporto con gli enti gestori coinvolti nell’attuazione del progetto.
Nel dettaglio delle singole azioni, si è lavorato per migliorare gli strumenti e le competenze del personale delle Prefetture nell’azione di verifica e monitoraggio dei servizi; per rilevare le esigenze ed i requisiti necessari per rafforzare ed ampliare l’efficacia degli strumenti operativi e degli applicativi ICT in uso per la gestione dei flussi; infine per rafforzare le competenze del personale delle Prefetture coinvolte, favorendo il maggiore scambio di informazioni, di esperienze e di buone pratiche.
Un lavoro “corale” che ha permesso di creare, in questi 12 mesi, i presupposti per un sistema veneto di accoglienza più efficace.