Programmi Ue 2014-2020 per le città: a Venezia 55 milioni di euro in progetti per la Coesione economica, sociale, territoriale

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

Il Comune di Venezia sta gestendo, nell’ambito della programmazione europea 2014-2020, Linee di finanziamento che hanno portato alla città 55 milioni di euro per la realizzazione di progetti volti alla promozione dell’agenda digitale, all’animazione sociale, alla riduzione dell’inquinamento e alla mobilità sostenibile.

Il punto è stato fatto questa mattina nel corso di un workshop all’M9 di Mestre dal titolo “I progetti europei a Venezia, un’opportunità per lo sviluppo locale” a cura del Settore Politiche comunitarie del Comune di Venezia e del consigliere delegato dal sindaco per l’Innovazione in collaborazione con la Città metropolitana di Venezia.

A una settimana dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, in occasione della Festa dell’Europa 2019, promossa con la collaborazione dello Europe Direct del Comune di Venezia, attivo da più di vent’anni sul territorio del Veneto, l’incontro è stato l’occasione per illustrare i risultati della progettazione europea sia per il Comune di Venezia che per la Città metropolitana di Venezia.

Al seminario sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere delegato all’Innovazione e Smart city della Città di Venezia, il segretario generale della Città Metropolitana di Venezia, Stefano Nen, e la dirigente del Settore Fonti di finanziamento e Politiche comunitarie del Comune di Venezia, Paola Ravenna.

Nel ringraziare gli organizzatori, per aver dedicato capacità e risorse a temi così importanti, e l’M9, definito il luogo più europeo per la Terraferma veneziana, per l’ospitalità – il consigliere delegato all’Innovazione e alla Smart city ha dichiarato: “Capire e conoscere sono fondamentali per realizzare il grande sogno di un’Europa, un progetto non ancora del tutto compiuto, che si costruisce mattone su mattone. Oggi discutere di Europa a Venezia significa parlare di progetti, di azioni concrete che sono state realizzate, affinché il cittadino capisca e sia consapevole di cosa vuol dire essere in Europa, toccando con mano cosa sia stato eseguito. Il mio plauso va agli uffici comunali per il loro lavoro, perché costruire i progetti europei non è affatto semplice”.

“L’attività di ricerca di fondi europei – ha spiegato Paola Ravenna – richiede l’incrocio tra le linee di finanziamento europee e le esigenze del territorio, guardando all’interno dell’Ente, alle aziende partecipate, alle Istituzioni e costruendo progetti accattivanti per l’Europa in modo che vengano approvati. La prossima programmazione sarà molto interessante, perché i fondi strutturali per le città passeranno dal 5 al 6%”.

Nel corso di una tavola rotonda sono stati illustrati nel dettaglio alcuni dei progetti realizzati nel territorio comunale.

Grazie ai fondi PONMetro, ad esempio, (budget per Venezia 40.218.000 euro, destinati a cinque assi Agenda digitale, sostenibilità dei SSPP e mobilità urbana, servizi e infrastrutture per l’inclusione sociale, assistenza tecnica), sono state realizzate due piste ciclabili, quelle di Favaro – Dese e tra Asseggiano e via Miranese e una terza verrà completata a breve. Sempre con risorse PONMetro prenderà forma la smart control room, verrà recuperato il teatro del Centro civico alla Bissuola, ed è stato predisposto l’allestimento di spazi verdi con giochi (al quartiere Pertini e a breve al parco di villa Querini).

Con risorse POR FESR Veneto, pari a 10. 528. 000 euro, sono stati acquistati nuovi autobus, Euro VI, sono stati eseguiti restauri di case Ater e sono stati svolti restauri infrastrutturali di inclusione. Particolarmente significativo anche il progetto Venezia in classe A, per la promozione di interventi a favore degli spostamenti casa- scuola degli studenti: finanziamento pari a 1 milione di euro.

Grazie ai 600 mila euro di fondi Pon Gov il Comune di Venezia potrà rafforzare il “governo dell’innovazione”, potenziando strumenti e progettualità per guidare le attività legate all’erogazione dei servizi in ottica digitale (DiME).

Altrettante risorse del progetto Greener Sites serviranno a migliorare la gestione ambientale delle aree industriali dismesse di Porto Marghera. Altri interventi mirano invece ad esempio alla condivisione di strumenti nazionali di prevenzione e informazione sulle condizioni marine per una strategia condivisa (I- storms); oppure a studiare soluzioni integrate per la mobilità urbana, efficienza energetica, energie rinnovabili (Smarter Together); o ancora per valorizzare il patrimonio gastronomico culturale Slow Food Ce; a monitorare l’impatto delle condizioni climatiche sui monumenti dei centri storici (Hyperion) oppure, come nel caso del progetto di Slides, a studiare il fenomeno della pressione turistica e a promuovere la sostenibilità e competitività dell’economia locale basata sul turismo.

Venezia, 20 maggio 2019