Un promoter è stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Vicenza per abusivismo finanziario nel proporre investimenti in criptovalute. Sequestrati dispositivi informatici e telematici e 32mila euro custoditi presso l’abitazione del soggetto, nel Bassanese.
È in questo territorio – è emerso dalle indagini – che ha promosso investimenti attirando a una piattaforma d’investimento on-line in valuta virtuale molte persone, seppur privo di specifica abilitazione obbligatoria per legge per l’esercizio della professione. Così, il promoter di criptovalute ha scalato la gerarchia interna della piattaforma stessa, raggiungendo un ruolo apicale e incamerando maggiori guadagni.
I clienti del promotore sono persone residenti nel Bassanese e nelle province confinanti, inesperti nell’area finanziaria e che, attratti da aspettative di facili profitti, hanno deciso di affiliarsi alla piattaforma.
La ricostruzione investigativa effettuata dai finanzieri bassanesi è stata valutata attendibile dal Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Vicenza che, condividendo l’impianto accusatorio della Procura della Repubblica berica, e conferendo all’indagato un grado di pericolosità sociale, con lo scopo di evitare la prosecuzione della condotta delittuosa, ha emesso un’ordinanza di misura cautelare nei confronti del promotore finanziario di criptovalute: obbligo per lo stesso di presentarsi alla polizia giudiziaria.
Contestualmente è stato disposto il sequestro dei dispositivi informatici e telematici utilizzati per la commissione del reato contestato e di 32 mila euro dei quali, ora, si punta ad accertare la provenienza.