Adunata 2024, c’è anche l’App, per muoversi senza problemi. Intanto continuano gli appuntamenti di avvicinamento

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Pronta l’App dell’Adunata, per muoversi senza problemi.
L’App dell’Adunata Nazionale Alpini 2024

Nel 1991, quando per la prima volta ci fu l’Adunata degli Alpini a Vicenza, i cellulari non erano ancora in tutte le tasche e il web era agli albori, una magnifica idea in divenire, quindi le penne nere ospiti della città dovevano affidarsi a mappe, punti informativi e al buon vecchio metodo del chiedere per orientarsi tra i luoghi e gli eventi. Era bello, faceva comunità e famiglia, ma erano altri tempi.

Nel 2024 sarebbe assurdo non affidarsi alla tecnologia e soprattutto non può essere che un evento in grande stile come l’Adunata Nazionale degli Alpini 2024 non abbia la sua app. Si chiama Alpinapp Adunate ed è scaricabile gratuitamente: basta andare su PlayStore per Android e su Apple Store per iPhone, cercare Alpinapp Adunate (attenzione, da non confondere con la semplice Alpin App) e installarla per avere a portata di schermo dello smartphone tutto quello che serve non solo per orientarsi in città, ma anche per leggere tutte le notizie sull’Adunata, per verificare il programma ufficiale, per avere sott’occhio tutti gli appuntamenti culturali e di svago, per capire dove recarsi in caso di emergenza, per consultare i tragitti di bus e navette, per scegliere dove mangiare ma anche per individuare i servizi igienici, insomma, tutto quello che può servire per capire come muoversi nel prossimo fine settimana.

A Thiene l’8 maggio il Generale Bellacicco presenta “Noi ci abbiamo creduto” intenso diario dall’Afghanistan.

Tra gli appuntamenti che avvicinano all’Adunata, mercoledì 8 maggio, all’Auditorium Fonato di Thiene, avrà luogo una emozionante serata dedicata al ricordo dei soldati italiani in missione all’estero. Nello specifico di quelli della Brigata Julia, cui fu affidata dalla NATO la guida del Regional Command West tra fine 2010 e inizio 2011.

A raccontarne la storia, in un appassionato libro-diario dal titolo “Noi ci abbiamo creduto”, sarà il generale Marcello Bellacicco, che dal 18 ottobre 2010 fu per sei mesi alla guida del comando responsabile per l’area occidentale dell’Afghanistan, composto da 7.000 militari di 11 nazioni, tra i quali 3.600 erano italiani, per metà Alpini. Il libro del generale Bellacicco racconta quei sei mesi attraverso le testimonianze e i racconti di chi era là con lui, con numerose mappe e foto che rendono ancora più immediato e comprensibile il ricordo. Pagina dopo pagina, parola dopo parola per bocca di Bellacicco in persona, sarà possibile conoscere e capire come si prepara, si conduce e si porta a termine un impegno operativo così complesso e difficile, come quello afghano.

Una narrazione completa, dettagliata, talvolta cruda, ma sicuramente onesta e obiettiva, in cui l’autore fa riferimento solo alla realtà dei fatti, senza far sconti ad alcuno, nemmeno a se stesso. Un vivido esempio dei rischi cui sono pronte le Penne Nere per contenere i conflitti, riportare la pace, coinvolgere la popolazione locale nella ricostruzione con progetti a breve e lungo termine.