Proposta di legge ‘Veneto cantiere veloce’, 1° firmatario Valdegamberi: iniziato l’esame per rilanciare l’edilizia grazie alle semplificazioni

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Consiglio regionale del Veneto
Consiglio regionale del Veneto

Il Consiglio regionale del Veneto ha iniziato nel pomeriggio di ieri l’esame della Proposta di legge n. 20, di cui è primo firmatario il consigliere del Gruppo Misto Stefano Valdegamberi, “Semplificazioni in materia urbanistica ed edilizia per il rilancio del settore delle costruzioni e la promozione della rigenerazione urbana e del contenimento del consumo di suolo – ‘Veneto cantiere veloce’”.

La proposta normativa, già licenziata dalla Seconda commissione consiliare, è stata illustrata in aula dal Relatore Marco Zecchinato (ZP).

“L’obiettivo della norma, che sarà strutturale, è semplificare i settori dell’urbanistica e dell’edilizia per rendere più incisivi i diversi interventi, nel rispetto delle previsioni contenute nel DPR 380/2001 (Testo Unico Edilizia) e del quadro normativo nazionale – ha spiegato il Relatore Zecchinato – Il Progetto di legge vuole agevolare in particolare il rilancio del settore edilizio: sposta l’attenzione sul fattore tempo, ovvero passando dal quanto al quando. Prevede l’adozione di misure di semplificazione e accelerazione dell’iter di alcuni procedimenti amministrativi e la riduzione di oneri e adempimenti a carico di imprese e comuni. Si tratta di un provvedimento molto atteso, soprattutto da Enti Locali e Ordini professionali, come si è evinto dalle numerose osservazioni pervenute durante la consultazione con i soggetti portatori di interesse”. “Credo che agevolare gli interventi su immobili già esistenti rappresenti la risposta migliore e più coerente con il fine di contenere il consumo di suolo. E il provvedimento non lede le autonomie locali, dato che è previsto il passaggio in Consiglio comunale per le scelte strategiche”, ha concluso Marco Zecchinato.

Il Correlatore Andrea Zanoni (Pd), nel suo intervento, ha replicato che “la Proposta di legge, a fronte di un oggetto anche lusinghiero, dato che fa riferimento al rilancio dell’edilizia, alla rigenerazione urbana e al contenimento del consumo di suolo, in realtà si traduce in un attacco alla pianificazione e alla partecipazione dei cittadini in questo fondamentale processo, in un aumento della burocrazia, altro che semplificazioni. Così rischiamo solo di generare confusione. C’era già il Testo Unico dell’edilizia. Certe scorciatoie non portano ai benefici sperati, ma possono innescare numerosi ricorsi davanti alla Giustizia amministrativa, con danni alle casse pubbliche: ne avevamo veramente bisogno? Sarebbe stato meglio parlare di ‘sanità veloce’ anziché di ‘Veneto cantiere veloce’”. “A ogni modo – ha aggiunto Zanoni – il testo normativo è stato migliorato in Seconda commissione e ora abbiamo presentato una serie di emendamenti per correggerlo ulteriormente”. “Ci preoccupa molto – ha concluso il Correlatore – il fatto che vengano sacrificate la concertazione, l’informazione e la partecipazione dei cittadini sull’altare delle semplificazioni e della velocità”.

Il primo firmatario Stefano Valdegamberi (GM) ha ripercorso l’iter che ha seguito la proposta normativa “nata in pieno lockdown al fine di rimettere in moto il settore dell’edilizia attraverso lo snellimento della burocrazia e le semplificazioni. L’edilizia crea un effetto moltiplicatore superiore rispetto ad altri settori, fino anche a cinque volte il capitale investito, con effetti benefici su PIL e occupazione. Si è passati da un provvedimento straordinario a uno ordinario, anche grazie a un lavoro di mediazione che ha comunque portato a un provvedimento utile per i cittadini e la nostra economia. La legge integra la normativa statale, non crea nuove aree edificabili ma recupera ed efficienta immobili già esistenti, migliorando il decoro urbanistico e la qualità dell’aria”. “Non è con la burocrazia che si risolvono i problemi, bisogna guardare più alla sostanza che alla forma”, ha concluso Valdegamberi.

Jonatan Montanariello (Pd), vicepresidente della Seconda commissione, ha giudicato il provvedimento “caotico e burocratico”. “Premetto che la burocrazia è una cosa, le procedure un’altra, frutto di anni di esperienza e con una funzione di garanzia – ha premesso Montanariello – Questa proposta normativa, in realtà, crea solo confusione a chi deve applicare le norme, in quanto replica al Testo Unico per l’edilizia, altro che semplificazioni”. “Credo che sburocratizzare si traduca nella creazione di Testi unici, non nella ripetizione di norme già esistenti”, ha sottolineato il consigliere del Pd.

Arturo Lorenzoni (GM), Portavoce dell’Opposizione, ha sottolineato che “questo non è il momento per rilanciare l’edilizia, dato che stiamo assistendo a un vertiginoso aumento dei costi delle materie prime. Viviamo un periodo di sovraproduzione edilizia e dobbiamo piuttosto lavorare sulla qualità, con provvedimenti che premino gli interventi di valore. Non facciamo il bene dei territori nel momento in cui andiamo a invertire l’ordine gerarchico degli interventi. Così non creiamo efficienza nel settore, ma solo entropia, di cui non abbiamo certo bisogno. Questo provvedimento crea confusione normativa che allunga i procedimenti decisionali. Più che ‘Veneto cantiere veloce’ sarebbe meglio chiamare questa proposta normativa ‘Veneto cantiere selvaggio’. Non dobbiamo lasciare mano libera a chi lavora sugli immobili, ma dare loro indicazioni precise per progettare un’idea nuova di città”.

Dopo l’intervento dello speaker delle minoranze, la seduta è stata interrotta alle 18.30 e proseguirà oggi alle 10.30.