Buone nuove per il prosecco italiano: la commissione Agricoltura del Parlamento Europeo ha approvato all’unanimità la riforma delle regole per gli alimenti a indicazione geografica. Tradotto (in Veneto): le menzioni tradizionali, come Prosek, non possono evocare Denominazioni di origine protetta, come Prosecco. Questa tutela delle Dop in generale, risulta essere una presa di posizione concreta contro il prodotto della Croazia che aveva suscitato molte proteste tra i produttori italiani e veneti in particolare. La proposta approvata dalla commissione andrà ora discussa con il Consiglio Ue.
Immancabili le reazioni alla notizia, a cominciare da Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. “È arrivato un bel segnale – ha detto -, che pone freno alla voglia di conquista e di distruzione identitaria delle produzioni tipiche. Il Prosecco rappresenta sicuramente un simbolo, la più grande denominazione al mondo e deve essere tutelato e protetto di fronte al suo grande palcoscenico. È un fenomeno riconosciuto a livello globale, la cui popolarità si basa su una grande attenzione alla qualità e al legame indissolubile con la terra d’origine.
Questa – ha aggiunto – non è solo una battaglia per il Prosecco. È una battaglia di identità, contro chi vorrebbe la standardizzazione delle produzioni agronomiche e vinicole, contro chi è contro ogni forma di identità. Dietro a ogni prodotto tipico c’è la storia, c’è la passione, c’è la dedizione di un territorio. Ed è la diversità delle produzioni e delle tecniche a dare valore all’Europa”.
La senatrice vicentina Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del gruppo Lega al Senato e componente della commissione Agricoltura, ha detto: “L’emendamento rappresenta una vittoria importantissima per tutto il Made in Italy perché stoppa, in maniera netta, i tentativi illegittimi e fraudolenti di Paesi come la Croazia di danneggiare il nostro Prosecco.
Speriamo che l’approvazione di questo emendamento, se confermato poi nel testo finale, dia finalmente una mossa alla Commissione europea che ha la gravissima colpa di aver avviato l’iter per il riconoscimento del Prosek e che da mesi è latitante sulla questione. La Commissione UE deve chiudere velocemente questo scandaloso dossier con una pronuncia definitiva che metta per sempre la parola fine alla truffa del Prosek croato. Basta con le ambiguità, i ritardi e i doppi giochi della Commissione europea: l’unico vero Prosecco è quello italiano, prodotto in Veneto e in Friuli Venezia Giulia, l’unico ad essere riconosciuto e tutelato dalle denominazioni DOC e DOCG. E non c’è Prosek che tenga”.
Il Consigliere regionale Giuseppe Pan (Intergruppo Lega – Liga Veneta) aveva depositato n tal senso una mozione alcuni anni fa ed ha accolto con soddisfazione il via libera all’emendamento al nuovo regolamento sulle Dop e Igp approvato dalla Commissione dell’Eurocamera.